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L'internazionale nera all'assalto della laicità. Prologo (cose buffe)




di Luigi Corvaglia


Nel Luglio del 2020, la mia autostima ebbe un sussulto. L'annuale report sulla libertà religiosa nel mondo ad opera dell' US Commission for International Religious Freedom (USCIRF) si chiudeva con le raccomandazioni al Presidente USA - allora Trump - su come tutelare questo diritto fondamentale; fra le raccomandazioni figurava quella di ostacolare l'operato della FECRIS, la Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo, presso l'annuale Meeting dell'OSCE a Varsavia. Bene, a rappresentare la FECRIS all'annuale Human Dimension Conference dell'OSCE per denunciare gli abusi nei culti totalitari è esattamente l'umile persona che firma questo scritto.

Il report dell'USCIRF raccomanda al presidente di ostacolare il lavoro di FECRIS all'OSCE

Così iniziava il mio dossier sulla geopolitica delle sette (2022). L'incipit era ad effetto. Trump avrebbe dovuto curarsi di ostacolare me (con tutto il da fare che aveva a combattere il "deep state"). Questa rivelazione grottesca scaraventava il perplesso lettore direttamente sulla scena. Come uno scaltro regista, dopo averlo stupito con altre rivelazioni altrettanto grottesche, lo avrei condotto in una ricostruzione storica più ordinata. Era una storia in cui si parlava di sette, spionaggio e di guerra psicologica. In pratica, era la cronaca di una "spy story". Quel report sarebbe stato tradotto in inglese, francese ed olandese, quindi pubblicato nella collana Fogli di Via dalla Fondazione de Ferrari nel 2023.


Jeffrey Augustine, un investigatore che è fra i più noti critici di Scientology al mondo, ha scritto in proposito:


Corvaglia offre la descrizione più precisa che si sia mai letta di quella che è, essenzialmente, un'operazione multinazionale di intelligence su base religiosa.

Arnaud Palisson, l'analista che ha diretto per dieci anni il settore "culti e sette" dei servizi segreti francesi ha detto che


Il dossier sulla geopolitica delle sette è un modello unico nel suo genere. [...]

Non immaginavo un'accoglienza simile per un lavoro che, in fondo, era uno zibaldone scritto con mano leggera e spirito ironico. Ricercatori ed accademici di fama internazionale hanno cominciato a richiedere la mia consulenza per colmare i loro vuoti di conoscenza delle dinamiche che avevo descritto, soprattutto riguardo il versante italiano (da allora, gergalmente, ci riferiamo a queste trame come a "the Italian job").


Ritengo quindi giunto il momento di trasformare quel materiale, presentato allora in modo volutamente "cinematografico", in una trattazione più lineare ed organica, integrarlo con nuove informazioni e, soprattutto, inquadrarlo meglio nella sua cornice ideologica e politica.


In questo prologo mi permetto però di recuperare lo spirito di quel primo dossier, perché il lettore a digiuno delle dinamiche dell'oscuro mondo di cui tratterò possa esservi introdotto con la giusta disposizione, cioè con la curiosità dell' incredulo. Quali espedienti atti a catturare l'attenzione che ognuno ha per l'incongruo, riporto un paio di cose grottesche utili all'uopo. La prima è il fatto che il mio narcisismo non fu solleticato solo dal fatto che un'agenzia governativa americana ha consigliato al presidente di ostacolare la qui scrivente piccola persona, ma anche dall'ulteriore circostanza che, immediatamente dopo, una ONG denominata European Federation for Freedom of Belief (FOB) ha proposto che l'Italia fosse inclusa nell'elenco dei paesi a rischio per la libertà religiosa a causa della mia presenza. Ci si può stupire di ciò leggendo l'articolo "Also Europe in the Special Watch List?".


Estratto dall'articolo di FOB in cui si dice che tutti i paesi in cui opera FECRIS andrebbero monitorati per i rischi alla libertà religiosa (fig.1) perchè all'OSCE non ci vanno francesi o russi - cioè, ci va un italiano... (fig.2)


Come se non bastasse, il presidente di questa organizzazione, Alessandro Amicarelli, mi accusò in un pubblico post su Facebook di collusione con il regime comunista cinese nel commettere varie nefandezze, incluso l'espianto forzato di organi dai dissidenti. L'affermazione è quantomeno originale, quindi interessante deve essere anche la persona che non si fa problemi a profferirla. Cominciamo a conoscerla.


Il presidente di FOB mi accusa in un pubblico post sui social di essere connivente col Partito Comunista Cinese paragonandomi ai nazi-fascisti che negano l'Olocausto


Alessandro Amicarelli, Alex per gli amici, è un avvocato che opera a Londra. Il suo indirizzo per la corrispondenza è, come si legge sulla pagina del registro delle attività economiche del Regno Unito, 78 York St, London W1H 1DP, che parrebbe essere la sede di una società dal simpatico nome di "Billy the Duck Ltd" e che si occupa di produzioni video (e dichiara un unico dipendente). In verità, allo stesso indirizzo, un piccolo locale ad angolo, hanno sede un'altra decina di società (ma nessuno studio legale). Ci staranno stretti.

Sulla sua pagina personale, Amicarelli si definisce "avvocato, conferenziere e filantropo". Egli quindi ama il prossimo, come l'etimologia della parola suggerisce. Ancora di più lo suggerisce il fatto che in detta pagina egli si dichiari "fondatore e presidente della Embassy of Love International". Il fatto che il nome ricordi un night equivoco mi ha stimolato a saperne di più. Il motore di ricerca delle aziende europee North Data realizza delle interessanti reti connettendo fra loro le società e gli individui in base ai loro legami d'affari. La scheda dedicata ad Amicarelli contiene lo schema di connessioni riportato sotto:


Cliccando sul link relativo alla "Embassy of Love Ltd" scopriremo che ha la propria sede legale nientemeno che a Regent Street:


Chi conosce Londra sa che è un indirizzo veramente esclusivo. Sennonché, facendo una semplice ricerca su quell'indirizzo, viene fuori un dato interessante. Quell'elegante palazzo è noto per essere sede di indirizzi falsi per società farlocche, cioè un indirizzo virtuale utilizzato da migliaia di truffatori:

Articolo di stampa inglese sul "paradiso dei truffatori" di Regent Street

Infatti, l'indirizzo è condiviso da circa 4.000 società, alcune note per aver truffato i propri investitori. North Data, però, è un motore che censisce solo le aziende europee, mentre Amicarelli, sulla sua pagina, afferma di aver fondato la sua ambasciata dell'amore negli USA. Infatti, oltre alla società che risulta registrata a Cardiff, Galles, il 16 Febbraio 2021, i registri americani ne riportano un'altra, registrata il 6 Febbraio del 2023 (gli piace Febbraio) e denominata Embassy of Love International Ministries con sede legale nello stato di Washington:





L'indirizzo americano corrisponde al Fidelity Building di Spokane (accanto in una foto tratta da Street View di Google in cui una parte appare sfocata su richiesta di qualcuna delle società che vi hanno sede). Di cosa si occupino le due società sorelle non è dato saperlo. Anche leggendo il verbale di registrazione britannico non si capiscono i fini della società, benché si parli di ruoli e remunerazioni.

Esaminando gli altri nodi collegati direttamente all'avvocato, vediamo la Roma Nation Embassy, una società con sede, indovinate..., si al 207 di Regent Street! Attività? Sconosciuta. Vediamo inoltre che è connesso con la Obaseki & Co Ltd, lo studio legale gestito da avvocati Nigeriani in cui egli pratica la sua attività professionale. Nella foto del team è possibile scorgere Amicarelli fare capolino da dietro le teste in prima fila.


Sorprendentemente, questo studio si trova veramente all'indirizzo indicato nei registri, Bentley Road, una zona molto meno cool di quella di Regent Street, dove preferisce farsi mandare la corrispondenza:


la sede dello studio legale dove lavora il presidente di FOB

Andando a curiosare negli altri nodi del network riportato da North Data vediamo una connessione diretta con la All Faiths Network for the United Kingdom. Questa è una delle molteplici organizzazioni che fanno capo a Scientology, il cui direttore è William Martin Weightman, non a caso altro nodo diretto di Amicarelli, secondo North Data. Scoprire chi è Weightman è semplicissimo. Egli è un orgoglioso membro della Chiesa di Scientology e, come dichiara sulla sua pagina Linkedin, ex direttore dell'ufficio diritti umani della stessa chiesa:

Non è una sorpresa. Infatti, Amicarelli, Weightman e una certa Rabbi Jeff Berger della chiesa di Scientology di Londra, hanno firmato insieme un libro sul Covid 19 edito dalla All faiths Network. A pagina 25 vi trovate una mia foto. Neppure mi era sfuggita la fotografia del filantropo che parla ad un meeting di All faiths Network sotto l'effige del fondatore di Scientology, Ron L. Hubbard:


La All Faiths Network è fra i membri della European federation for Freedom of Belief (FOB) di cui Amicarelli è presidente. Fra le altre associazioni costituenti la federazione ci sono lo European Interreligious Forum For Religious Freedom, il cui presidente è il "reverendo" Eric Roux, Presidente delle Chiese Unite di Scientology in Francia e vice-presidente del Church of Scientology European Office of Public Affairs and Human Rights (e probabilmente capo dell' OSA, l'intelligence della chiesa) e la European Coordination for Freedom of Conscience (CAP LC), il cui presidente è Thierry Valle, anch'egli esponente di Scientology. Fra i membri fondatori, ed è ancora esponente del comitato scientifico della federazione, c'è Fabrizio d'Agostini, che sulla rivista di Scientology "Etica e Verità", esprimeva la propria soddisfazione per il raggiungimento dell'attestato OT 6, uno dei massimi livelli nella gerarchia di Scientology. Viene quasi da pensare che FOB abbia qualcosa a che fare con Scientology.

Tra l'altro, Amicarelli è anche il cognome dello storico portavoce di Scientology in Italia, Fabio Amicarelli. Certo, non vuol dire niente, potrebbe essere una omonimia, ma c'è un terzo Amicarelli, l'ipnotista Michele Amicarelli, anch'egli nel comitato scientifico di FOB. Tre persone con lo stesso cognome tutte connesse allo stesso mondo. Può essere, benché Amicarelli non sia un cognome molto diffuso. Sotto si può vedere un confronto fra la diffusione di quel cognome e del mio, che pure non è molto comune, se non a livello locale (cliccare sulle immagini).



Di cosa si occupa FOB? Come scritto sul loro sito, promuove e tutela la libertà religiosa. FOB è iscritta nel registro delle lobbies presso il Parlamento Europeo e la Commissione Europea.

Nel Gennaio del 2016, raccontai tutto ciò al giornale Linkiesta che pubblicò un articolo. di Carmine Gazzanni contenete anche una mia intervista. La reazione subitanea di FOB fu una replica sulla medesima rivista in cui si minacciava di querela per diffamazione l'autore dell'articolo e me. Risposi sulla medesima pagina:


Non credo che nessuno, dentro o fuori la FOB, avrebbe l’ardire di affermare che Scientology, per dirne una, non è una organizzazione quantomeno “controversa”. Eppure il direttivo FOB scrive che questa affermazione è “lesiva”. Perché? Se esser parte di organizzazioni anche controverse è il diritto che la FOB difende a spada tratta, perché affermare che anche i suoi componenti ne fanno parte sarebbe lesivo?! Forse che una associazione che difende i diritti dei gay si sentirebbe offesa ad essere accusata del fatto che alcuni dei suoi componenti sono omosessuali? Un curioso incartamento logico che può spiegarsi solo col timore del board della FOB che ciò possa insinuare dei dubbi sui reali obiettivi della Federazione.

Ovviamente non seguì alcuna querela.


Gran parte degli articoli riportati dal sito dell'organizzazione proviene dalla rivista Bitter Winter. Trattasi della rivista del Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR) del noto Massimo Introvigne, la cui moglie siede nel comitato scientifico della stessa FOB). Anche questo prolifico autore è presidente di una strana azienda denominata E-religion SNC, che dichiara un unico dipendente. La società è stata fondata nel 2001 (il dipendente assunto vent'anni dopo).

Fra ambasciate dell'amore e religione elettronica (è questo il significato di "e-religion"), le varie società collegabili alla compagine dei difensori della "libertà religiosa" appare sempre più intrigante e misteriosa. A cosa serviranno mai tutte queste entità dotate di numero di registro, casella postale ed email? Non ci è dato saperlo. Certo è che sul tema circolano illazioni, voci e, più passa il tempo, interessanti indizi....


L'ultima cosa grottesca è l'utilizzo che si è fatto di una fotografia scattata il 29 Settembre 2017 a Salekhard, in Siberia. La ripropongo qui:


Quello all'estrema destra sono io. L'immagine è stata usata come prova definitiva, "pistola fumante", della contiguità fra FECRIS, o quantomeno me, e il regime russo. Infatti, il secondo da sinistra è Alexander Dvorkin, attivista russo antisette vicino alla chiesa ortodossa (e quello al centro, ovviamente, un vescovo ortodosso). La ormai iconica immagine ha svolto il suo compito sui maggiori siti dei detrattori del lavoro del movimento anti-sette e vanta anni di onorata carriera. Ha persino goduto dell'onore di essere presentata nel corso di una dotta dissertazione al congresso internazionale del celebrato Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR). Esempio di elevata elaborazione concettuale e di raro rigore scientifico è stato il commento della relatrice: "Mi è stato detto che questa persona - si riferiva al sottoscritto - è fortemente atea - chi glielo ha detto? - ma si vede che non ha problemi a frequentare il clero". In effetti, il vescovo al centro non era propriamente in incognito. L'inoppugnabile argomento si può vedere in questo video:



La raffinata studiosa che ha portato questa elaborata argomentazione al congresso internazionale del CESNUR è Rosita Soryte, la moglie del direttore del CESNUR, introvigne, nonchè componente del comitato scientifico della già citata federazione FOB.

La foto è perfino stata citata dallo stesso Massimo Introvigne in un articolo in russo in cui l'erudito afferma di aver visto una foto in cui apparivo "quasi sommerso dai preti" (il signore con la barba accanto a me è un pastore luterano). Il direttore del CESNUR di questa benedetta immagine ne ha fatto per anni un pezzo forte del suo repertorio. Nella foto sotto, per esempio, illustra la fotografia al congresso dell'American Academy of Religion a Denver nel 2018.

Introvigne commenta la solita fotografia al congresso dell'American Academy of Religion a Denver nel 2018

La fotografia è poi apparsa anche in ambiti improbabili come un libro sulla pandemia da Covid 19 pubblicato dalla All Faith Network (ma ormai sappiamo chi sono - si veda sopra. E' la foto a pag. 25 a cui si accennava). La foto è apparsa poi più volte sulla rivista Bitter Winter, edita dal CESNUR, una volta anche con una simpatica ma sibillina didascalia che recitava "Luigi Corvaglia all'estrema destra (che non è la sua posizione politica)".

La più incredibile delle riproposizioni di questa foto è però stata quella su The European Times, un oscuro giornale online nel quale si afferma che il movimento anti-sette è responsabile del sentimento anti-ucraino in Russia e, quindi, moralmente corresponsabile della guerra in atto (!).

L'autore di questo ed altri articoli del magazine è tale Jan Leonid Bornestein, del quale non esiste alcuna traccia in rete. La sua unica foto disponibile, inserita nel prompt del sito di Facecheck.id, che è uno strumento di verifica dell'identità tramite riconoscimento facciale, ha dato zero risultati. Ciò vuol dire che questa persona non esiste e la foto è una realizzazione di intelligenza artificiale.


"The European Times" è una strana pubblicazione registrata in Spagna ma il cui direttore è un bulgaro, tale Petar Gramatikov. Questi si presenta come un ierodiacono della Chiesa Ortodossa Bulgara, anche se la sua ordinazione è stata condotta violando i canoni (è stato sposato e divorziato più volte, il che lo rende ineleggibile per l'ordinazione). In ogni caso è stato ordinato dal Metropolita di Tyrnovo, anche se vive a Plovdiv. Quindi, molto probabilmente, il suo diaconato e il suo monachesimo sono semplicemente decorativi. Le uniche cose certe sono che egli dirige il giornale di un centro benessere, l'Orpheus Club Wellnes, a Plovdiv, e che è in ottimi rapporti con Scientology, come testimonia la sua presenza alla celebrazione del 46esimo anniversario della fondazione della sede belga della organizzazione. Nella foto riportata sotto lo si vede al centro durante detta celebrazione.


Quello all'estrema destra (si ignora se ciò corrisponda alla sua fede politica) è Ivan Arjona Pelado, uno degli esponenti di punta di Scientology e componente dell'intelligence della chiesa. Tutto si tiene.


Questa introduzione ha quindi permesso al lettore di familiarizzare con gli attori (CESNUR, Scientology, FOB, USCIRF, ecc.), di farsi un'idea delle loro interrelazioni come del loro modus operandi, nonchè di come lo scrivente usi le risorse aperte per le inchieste sulla rete degli "apologeti dei culti". Ora chi legge è pronto ad immergersi nella trattazione ordinata della storia, del quadro ideologico e del contesto geopolitico in cui si inquadrano le azioni di guerra ibrida che abbiamo appena passato in rassegna. Partiremo apparentemente da molto lontano. Apparentemente.


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