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di Luigi Corvaglia
Uno strano esperto di religioni
Il "Foro Espiritual" di Estella, in Spagna, è, come si legge sul sito della città, “un laboratorio di fraternità in cui diverse comunità religiose convivono in un clima di armonia, pace e gioia, cercando punti di incontro con l'obiettivo che il mondo raggiunga la pace". Insomma un festival ecumenico dai connotati marcatemente New Age. La prima edizione, nel 2006, vide fra i relatori tale Ives Guillou, presentato come "esperto di religioni". Chiunque sia abbastanza informato sulla "strategia della tensione" e sugli "anni di piombo" avrà sussultato nel leggere questo nome. E' questo infatti il vero nome di quello che è passato alla storia come Ives Guérin-Sérac, fondatore della agenzia Aginter Presse, una struttura occulta del terrore finanziata dalla polizia segreta di Salazar e legata ai servizi segreti occidentali. Aginter Presse ha fatto da cabina di regia dell'eversione di destra dal 1966 al 1974. È anche coinvolta, tramite l'organizzazione neofascista Ordine Nuovo, negli attentati terroristici in Italia, a cominciare dalla strage di Piazza Fontana, e ha preso parte all'Operazione Condor, cioè il piano della CIA per eliminare gli oppositori delle dittature sudamericane negli anni '70.
E' alquanto anomalo che l'eminenza grigia del terrorismo nero internazionale fosse ad un festival religioso a parlare di amore universale e "famiglia umana"; lo è ancor di più in considerazione del fatto che egli era latitante da decenni quando figurava in lista col proprio vero nome al festival. La cosa più interessante, però, è che quella non fosse la prima volta che Guérin-Serac presenziava ad eventi legati al mondo della spiritualità alternativa. Il giornalista Andrea Sceresini infatti, ci informa che nel 2002 Guérin-Sérac aveva partecipato ad un meeting della Women's Federation for World Peace, una emanazione della Chiesa dell'Unificazione del reverendo Moon. A rendere il tutto ancora più incongruente è il fatto che, oltre che dal punto di vista politico, anche da quello religioso Guérin-Serac era tutt'altro che ecumenico. Un uomo che lo ha conosciuto molto bene è l'ergastolano Vincenzo Vinciguerra, che fu membro dei gruppi neofascisti Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale; questi ha asserito che ciò che lo colpì di più del personaggio, che allora si faceva chiamare Ralf, fu la sua religiosità: "Ralf era molto cattolico. Fondamentalista cattolico!". In altri termini, non il tipo che frequenta festival New Age. Vinciguerra aggiunse però una notazione ulteriore:
La civiltà cristiana è stata costruita su milioni di morti e lui non si faceva scrupoli se doveva fare lo stesso per preservarla!
La matrice tradizionalista
a) la dottrina del duplice effetto
Le contorte involuzioni logiche e morali che contraddistinguono un certo ambiente in cui la destra politica si coniuga col radicalismo religioso sono difficili da seguire. Nelle poche righe poste qui in alto, ad esempio, si notano due stridenti contraddizioni. La prima è quella relativa alla convivenza nella stessa persona - in questo caso Guérin-Serac - del cattolico fondamentalista e dello stragista. La seconda contraddizione è quella di chi professa una forma di cattolicesimo ostile all'ecumenismo, perchè fondamentalista, e partecipa attivamante ad eventi di altri culti. Per risolvere questi apparenti rompicapo, sarà necessario sciogliere la matassa e partire da dove il filo della storia inizia. Seguirlo ci porterà in luoghi impensabili.
La vicinanza del tradizionalismo cattolico ad omicidi e attentati terroristici, infatti, si palesò con evidenza già durante la guerra d'Algeria. L' OAS (Organisation Armée Secrète) era un'organizzazione paramilitare clandestina francese che aveva come slogan "Algeria francese o morte". Era nata a Madrid nel 1961 sotto la protezione del governo fascista di Francisco Franco e aveva quale principale riferimento politico l'organizzazione cattolica contro-rivoluzionaria La Cité Catolique che all'OAS fornì moltissimi combattenti. L'OAS causò circa 1.500 morti in quindici mesi attraverso attacchi terroristici di inaudita ferocia. Dopo che fu reso noto l'accordo di Evian tra il governo francese e il Fronte di Liberazione Algerino, l'OAS decise di tentare l' assassinio di De Gaulle, considerato un traditore. Quest'ultimo colpo di coda fallì e l'organizzazione si disperse.
Per quanto anomalo possa apparire, va notato che negli ambienti cattolici legati alle gerarchie militari la pratica della tortura e dell'omicidio era considerata degna di assoluzione sulla base del pensiero di Aristotele, Tommaso d'Aquino e Agostino d'Ippona. Louis Delarue, cappellano di un'unità dispiegata in Algeria, diceva che bisognava scegliere tra due mali, e far soffrire temporaneamente un bandito che meritava la pena di morte era il minore.
Probabilmente la migliore giustificazione delle nefandezze compiute dai militanti cattolici era fornita dalla dottrina del duplice effetto di San Tommaso d'Aquino: "Il male prodotto da un'azione diretta al bene non invalida la moralità dell'azione stessa".
Fra i volontari dell'OAS c'era proprio Ives Guérin-Sérac, una persona che a questa logica di San Tommaso sembra aver improntato la propria missione, visto che avrebbe poi dimostrato di essere disposto a fare milioni di morti per raggiungere il fine di salvaguardare la società cristiana tradizionale.
b) la sovversione
Dopo la sconfitta algerina, Guérin-Sérac, con altri reduci dell’OAS, era riparato prima nella Spagna franchista e poi nel Portogallo di Salazar per sfuggire alla condanna per diserzione e tradimento. E' qui che prese corpo l’idea di dar vita ad un’organizzazione anticomunista internazionale. Questa struttura sarebbe stata formata da specialisti nella lotta contro la "sovversione". Questo concetto è centrale. Si è infatti detto che un importante riferimento
dei combattenti dell'OAS fosse La Cité Catolique. E' quindi il caso di spendere due parole su questa organizzazione. Si trattava di un'associazione cattolica controrivoluzionaria guidata da Jean Ousset. Questi identificava la radice di tutti i mali nella "sovversione". Con ciò intendeva lo stravolgimento dell' ordine cristiano, della legge naturale e del disegno del Creatore, stravolgimento che aveva ricevuto il suo maggior impulso dalla Rivoluzione francese. Non a caso la rivista dell'organizzazione, "Verbe", si descriveva come un organo di formazione civica per la controrivoluzione. In definitiva, la teoria della "controinsorgenza" affonda le radici nel radicalismo cattolico. Benchè, quindi, Ousset durante l'occupazione tedesca della Francia avesse pienamente aderito al regime di Vichy del maresciallo Pétain, e in seguito abbia detto di non avere nulla di cui scusarsi a tal proposito, la Citè Catolique non può definirsi una organizzazione fascista, quanto piuttosto una organizzazione reazionaria. Similmente la struttura pensata da Guérin-Sérac, che era prima di tutto un cattolico-tradizionalista, più che alla ideologia fascista era diretta alla difesa dei "valori occidentali" minacciati dal comunismo e dai connessi agenti della sovversione. A partire dagli anni '60, tale lotta alla sovversione prese anche la forma della difesa della “presenza bianca” nei pochi territori africani rimasti in mano agli europei.
La medesima lotta contro la modernità e lo stravolgimento dell'ordine naturale veniva condotta in Brasile da Plinio Correa de Oliveira e la sua associazione Tradizione, Famiglia e Proprietà . Quella che Ousset chiamava "sovversione", Correa de Oliveira la chiamava "rivoluzione".
De Oliveira sosteneva che il cristianesimo aveva subito un drammatico declino spirituale a partire dal XV secolo, a causa della diffusione dell'egualitarismo sociale e del liberalismo morale, che avevano posto fine alla rettitudine che aveva caratterizzato la società medievale. Ritenva quindi necessaria la completa restaurazione della civiltà cristiana attraverso la reintroduzione delle gerarchie sociali e dei titoli aristocratici e la dissoluzione dei partiti socialisti. De Oliveira era il propugnatore di un programma per la "restaurazione dell'ordine", che veniva descritto come un ritorno ad una
civiltà cristiana, austera e gerarchica, fondamentalmente sacra, antiegalitaria e antiliberale.
Plinio Correa de Oliveira e Jean Ousset non si amavano, perchè il brasiliano trovava il francese troppo socialisteggiante e per i suoi riferimenti alla cultura contro-rivoluzionaria francese dell'Ottocento che aveva sempre nutrito una certa ostilita' nei confronti della borghesia dominante, considerandola laica e massonica. Le due lezioni troveranno però una composizione in una associazione controrivoluzionaria italiana che avrà quali riferimenti culturali tanto Ousset quanto de Oliveira: Alleanza Cattolica.
c) Aginter Presse
Nel Maggio del 1974, dopo che la "rivoluzione dei garofani" aveva riportato la democrazia in Portogallo, un gruppo di militari faceva irruzione nei locali di un’agenzia di stampa al civico 13 di Rua des Pracas, a Lisbona, su indicazione di un funzionario del PIDE, la polizia segreta di Salazar. L'agenzia era la Aginter Presse fondata da Guérin-Sérac. L'analisi dei documenti ritrovati rivelò che la falsa agenzia di stampa era stata un centro internazionale dell'eversione, la sala di controllo e coordinamento di una guerra non convenzionale, in grado di effettuare operazioni di spionaggio, organizzare attentati, addestrare mercenari e infiltrare movimenti rivoluzionari. L'agenzia era costituita da
- un centro spionistico legato ai servizi segreti portoghesi e ad altre agenzie di intelligence occidentali, quali la CIA e la rete tedesco-occidentale Gehlen;
- un centro di reclutamento e di addestramento di mercenari e terroristi specializzati in attentati e sabotaggi soprattutto nei Paesi del Terzo Mondo;
- un’organizzazione politica denominata "Orde et Tradition", affiancata da un braccio militare chiamato "Organization d'Action Contre le Communisme International" (OACI).
Nell’archivio di Rua des Pracas sono state trovate prove di collaborazione attiva fra l'Aginter Presse e i servizi di sicurezza dei principali Paesi occidentali che appaltavano all'agenzia operazioni "sporche" che non potevano essere condotte ufficialmente da entità governative di paesi democratici. I servizi americani, ad esempio, supportavano l'agenzia nell'ambito del piano anticomunista Stay Behind, di cui faceva parte l'organizzazione paramilitare segreta italiana Gladio. I rapporti con l'intelligence americana avvenivano per il tramite di organizzazioni intermediarie che permettevano che si evitasse il finanziamento diretto all’Aginter Presse.
Una di queste organizzazioni era la John Birch Society. Questa organizzazione della destra economica e religiosa è il prototipo di una galassia di fondazioni e think-tank conservatori che rappresentano la spina dorsale del soft power americano. Vedremo in seguito il loro ruolo nel sostegno della "libertà religiosa" nel mondo.
Una delle specialità dell'Aginter erano le operazioni false flag, cioè attentati compiuti sotto coperturta per attribuirli alla sinistra o agli anarchici, in modo da scatenare una reazione sociale contro quelle forze della "sovversione". Questa paradossale lotta alla sovversione mediante la sovversione vide il suo teatro principale in Italia con la stagione della cosiddetta strategia della tensione inauguratasi con la strage di Piazza fontana a Milano nel 1969. Le carte del giudice Salvini, titolare dell'inchiesta sulla strage, rivelano chiaramente il coinvolgimento dell'agenzia e dello stesso Guérin-Sérac nell'attentato. Nel giugno 2005 la Corte di Cassazione stabilì che la strage fu opera di «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine nuovo», gruppo neofascista fondato da Pino Rauti, i cui rapporti con Guérin-Sérac sono accertati, come espresso anche dal giudice Salvini in commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi. I rapporti fra Ordine Nuovo e settori dei servizi segreti italiani erano talamente stretti che non si può parlare di una semplice infiltrazione dei servizi di sicurezza nell'organizzazione quanto di due strutture parallele e coordinate. Ordine Nuovo è stata anche definita "una protesi dei servizi deviati".
Tramite l'OAS e l'Aginter Press si produsse nel neofascismo europeo un passaggio strategico e fondamentale: dal sentimento anti USA e anti URSS alla difesa dell'Occidente, al punto da diventare perfino forza a difesa dell' atlantismo.
d) Alleanza Cattolica
Nel corso del processo per la strage di Piazza fontana, a difendere Giancarlo Rognoni, il leader del gruppo terroristico Ordine Nuovo a Milano negli anni Sessanta, accusato di aver aiutato Delfo Zorzì a introdurre di nascosto la valigia contenente l'esplosivo nella banca dove avvenne la strage, era Benedetto Tusa, esponente della associazione tradizionalista Alleanza Cattolica. Un altro esponente di Alleanza Cattolica, Mauro Ronco, difendeva Carlo Maria Maggi, uno dei principali esponenti di Ordine Nuovo nel Nord Italia, considerato il "teorico delle stragi". Come scrive l'insider Roberto De Mattei, "Alleanza Cattolica è stata la spina dorsale della reazione cattolica in Italia nel decennio 1970-1980".
L'organizzazione venne fondata nel 1968 da Giovanni Cantoni con Agostino Sanfratello. Il tradizionalismo italiano, che vide appunto il suo fulcro in AC, è sempre stato anche molto critico nei confronti del Risorgimento, visto come la versione italiana della Rivoluzione francese. Alleanza Cattolica si è quindi dedicata alla diffusione di interpretazioni revisioniste della storia del Risorgimento e all'apologia delle varie "insurrezioni", cioè delle rivolte popolari cattoliche contro le rivoluzioni liberali e democratiche (Vandea in Francia, Sanfedisti in Italia, Cristeros in Messico, ecc.)
Sanfratello è vicino al terrorista neofascista Franco Freda ed è stato il mentore di Roberto Fiore, uno dei fondatori di Terza Posizione, un movimento di estrema destra. Freda è stato condannato per attentati nel 1969, poi per istigazione all'odio razziale e associazione sovversiva. Fiore è stato condannato dalla magistratura italiana nel 1985 per il reato di associazione sovversiva e banda armata. Durante gli anni di latitanza, Fiore è stato protetto dall'MI6 come "agente dei servizi segreti britannici". La Commissione europea d'inchiesta sul razzismo e la xenofobia del 1991 ha confermato la sua associazione con l'MI6 fin dai primi anni Ottanta. Fiore e Sanfratello sono anche fondatori del movimento politico "Forza Nuova", nelle cui liste lo stesso Sanfratello si è candidato nel 2003.
Presidente di Forza Nuova è stato anche un'altra figura di spicco di Alleanza Cattolica, il giurista Piero Vassallo, autore di un saggio in difesa dei nazisti sotto processo a Norimberga.
Gli avvocati in AC abbondano. Fra questi è da segnalare Alfredo Mantovano, che al momento in cui si scrive questo dossier è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai servizi segreti.
Tuttavia, l'avvocato più influente in AC è Massimo Introvigne. Entrato in Alleanza Cattolica nel 1972, Introvigne è diventato ben presto il membro più attivo dell'associazione, una delle principali firme della rivista "Cristianità", organo ufficiale dell'AC; nel 2008 è addirittura succeduto al fondatore Cantoni, colpito da un ictus, nella veste ufficiale di "Reggente Vicario", ma di fatto alla guida dell'organizzazione (Cantoni ha mantenuto il titolo di Reggente solo a titolo onorifico). Introvigne ha continuato la tradizione dell'apologetica insurrezionale fondando a Torino il Centro Studi Contro-Rivoluzionari (CESCOR).
Ma cos'è Alleanza Cattolica?
L'organizzazione si dice impegnata a difendere la "dottrina sociale della Chiesa", dove per "dottrina sociale" non si intende nulla che abbia a che fare con l'impegno a risolvere questioni sociali, bensì con le indicazioni che i credenti devono seguire nella sfera pubblica in accordo coi principi della "morale naturale". Scrive De Mattei
Decisivo fu per Giovanni Cantoni l’incontro con il prof. Plinio Corrêa de Oliveira, la cui opera principale Rivoluzione e Contro-Rivoluzione divenne il testo di base aper la formazione dei giovani militanti.
Introvigne scrive però in un articolo su "Cristianità" per celebrare il 50° anniversario dell'opera principale di Jean Ousset, "Pour qu'Il règne", che il fondatore di AC scelse il testo di Correa de Oliveira quale "manuale di riferimento" perché era un più agevole compendio della dottrina contro-rivoluzionaria rispetto ai testi di Ousset, la cui complessità lussureggiante non li rendeva facilmente abbordabili. Ousset rimane però un riferimento importante per i membri. Come ebbe modo di dirmi in una comunicazione privata lo stesso Introvigne, "Alleanza Cattolica ha sempre 'navigato' tra Correa de Oliveira e Ousset, riconoscendo che c'era un pluralismo anche all'interno del mondo contro-rivoluzionario, partecipando ai famosi congressi di Losanna di Ousset e intrattenendo con quel mondo rapporti non meno cordiali che con la TFP."
Alleanza Cattolica ha prodotto due nuove entità, una per scissione ed una per gemmazione. Per scissione è nata la Fondazione Lepanto. Tale scisma sarebbe il frutto di un dissidio avvenuto durante la campagna referendaria del 1981 per l'abrogazione della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza fra chi abbracciava una posizione "massimalista", che voleva impedire l'interruzione anche per motivi terapeutici e chi invece assumeva una posizione che accettava di perseguire un obiettivo minimale, cioè di mantenere la possibilità della interruzione di gravidanza in caso di rischio di morte della madre. I massimalisti, fra i quali Sanfratello e De Mattei, decisero quindi di abbandonare l'associazione e fondare il centro Lepanto. Le due realtà, che poi aumenteranno il loro distacco su vari temi, primo fra tutti quello sul magistero di Bergoglio, manterranno invece una singolare sincronia nel seguire l'evoluzione di Terra Famiglia e Proprietà andata spostandosi verso il neoconservatorismo di marca statunitense. E' necessario soffermarsi un attimo su questa evoluzione.
e) lo slittamento neocon
Intorno alla metà degli anni '80, TFP cominciò ad essere oggetto di attacchi di notevole portata da parte delle istituzioni. Nel 1984, a seguito di una indagine parlamentare, il Venezuela mise fuori legge TFP con l'accusa di praticare forme di condizionamento psicologico degli adepti. L'anno dopo, la Conferenza Episcopale brasiliana dichiarò TFP non in sintonia con la Chiesa "per il suo carattere esoterico, il suo fanatismo religioso, il culto riservato alla personalità del suo fondatore e alla madre di quest'ultimo, l'uso abusivo del nome di Maria SS.ma" (XXIII assemblea nazionale della Conferenza Episcopale Brasiliana, Itaici, 18 aprile 1985). Successero quindi due cose. La prima è che TFP pubblicò un arraffazzonato pamphlet destinato però ad inaugurare un fortunato filone ed intitolato
Brainwashing: A Myth Exploited by the New 'Therapeutic Inquisition. Tema centrale ne era che la manipolazione mentale fosse un mito utilizzato da un fantomatico e cospiratorio "movimento anti-sette" costituito da psichiatri e comunisti per combattere la religione. Nel 1991 TFP ribadirà la cosa pubblicando in francese "La nuova inquisizione atea e psichiatrica chiama coloro che vuole distruggere 'Sètte'", di Gustavo Antonio and Luís Sérgio Solimeo, ed. Société Française pour la Defense de la Tradition, Famille et Propriété, Paris 1991, traduzione di un testo in spagnolo del 1985) che chiarisce già nel titolo il concetto.
Il secondo accadimento è che improvvisamente Correa de Oliveira e i suoi seguaci acquisirono una visione che vedeva l'America cristiana come l'unica forza controrivoluzionaria in grado di rispondere al secolarismo europeo, frutto della Rivoluzione francese, e alla "marxistizzazione" della Chiesa latina, che si era spinta fino alla critica della tradizione ( e perfino di TFP).
TFP ha lavorato con rappresentanti e associazioni del conservatorismo americano come Paul Weyrich e il Council for National Policy (CNP). Si tratta di un'organizzazione segreta, descritta dal New York Times come "un club poco conosciuto di alcune centinaia di conservatori più influenti del Paese", che si riunisce tre volte l'anno a porte chiuse in luoghi non rivelati per una conferenza riservata.
Anche le sue consorelle europee, come Alleanza Cattolica e Fondazione Lepanto, hanno preso la stessa posizione, unendo i loro sforzi al mondo del neoconservatorismo americano nella lotta contro il secolarismo e abbracciando la difesa della "libertà religiosa". De Mattei (Fondazione Lepanto) è nel collegio di esperti della Heritage Fondation e membro dell'American Enterprise Institute come dell'Acton Institute, alcuni dei think tank più attivi della galassia neoconservatrice americana. Tutte queste associazioni sono parte di un enorme Network di organizzazioni cristiano-liberiste denominato Atlas Network del quale si sa che operano
[...] come un'estensione silenziosa della politica estera degli Stati Uniti, [...] i think tank associati ad Atlas ricevono finanziamenti silenziosi dal Dipartimento di Stato e dal National Endowment for Democracy, un braccio essenziale del soft power americano.
da Lee Fang, Sphere of influence: How American libertarians are remaking Latin American politics, The Intercept, 9 Agosto 2017
Alla luce di questo cambio di prospettiva politica sembra porsi nella medesima sequenza logica la gemmazione da AC, nel 1988, di una nuova entità, apparentemente scollata ideologicamante dall'associazione. Si tratta del Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR). Fondatore e direttore ne è Massimo Introvigne.
f) CESNUR, la controrivoluzione con la maschera
Il CESNUR è un noto centro di ricerca sui "nuovi movimenti religiosi" che si dichiara "indipendente da qualsiasi organizzazione religiosa o confessionale". Sebbene Introvigne abbia spesso risposto alle critiche sulla dubbia neutralità di un centro di studi sulle religioni i cui principali rappresentanti sono membri di Alleanza Cattolica (ad esempio Pierluigi Zoccatelli, Marco Respinti e Andrea Menegotto) affermando che il CESNUR non ha nulla a che fare con AC e lavora in modo avalutativo e scientifico, è stato lo stesso Introvigne a dichiarare nel 1993:
Così, gli attivisti di Alleanza Cattolica, insieme ad altri, hanno fondato e gestiscono il CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni [... ...] nell'ambito di una risposta apologetica che non manca di tornare al quadro più ampio della drammatica lotta tra evangelizzazione e antievangelizzazione, e quindi, nel linguaggio della scuola controrivoluzionaria cattolica a cui Alleanza Cattolica si ispira, tra rivoluzione e controrivoluzione, quadro la cui rappresentazione tematica costituisce uno degli obiettivi principali dell'associazione.
In "La questione della nuova religiosità", di Massimo Introvigne, pubblicato da Cristianità, 1993 (ISBN 88-85236-14-6).
"la scuola controrivoluzionaria cattolica a cui Alleanza Cattolica si ispira" e che costituisce l'ossatura dell'attività del CESNUR è quella di Ousset e Correa de Oliveira.
Il CESNUR si è contraddistinto negli anni quale principale attore a favore della "libertà religiosa" presentandosi come autorità scientifica, quindi titolata a difendere i culti oggetto di critica da parte del cosiddetto "movimento anti-sette" ostile al libero credo. Ciò comporta anche la diffusione in pubblicazioni e congressi dell'idea che la manipolazione mentale non esista. Ci troviamo di nuovo davanti al paradosso da cui siamo partiti, quello del tradizionalismo cattolico folgorato sulla via di Damasco dall'ecumenismo. Forse non era Damasco.
Il lato oscuro della politica
Jeffrey M. Bale, del Middlebury Institute of International Studies, probabilmente il massimo esperto internazionale di estremismo politico e religioso, terrorismo, guerra non convenzionale e operazioni politiche segrete, non esita e scrivere nel secondo volume di The Darkest Side of Politics, che nella guerra non convenzionale giocano un ruolo organizzazioni che promuovono "agende politiche e religiose che in nome delle libertà religiose e democratiche, mirano in realtà a difendere gruppi estremisti, totalitari ed anti-democratici dalle indagini, dalle critiche e da eventuali repressioni statali e, più in generale, a resistere o addirittura ricacciare indietro l'umanesimo laico, il liberalismo ed il modernismo in Occidente". L'esperto a ciò aggiunge che forse il caso più importante di queste organizzazioni è il CESNUR. L'agenda "sub rosa" di questo centro, piuttosto che difendere la libertà di culto con paradossali argomentazioni "liberali" (visto che il suo direttore è un "right wing Catholic activist") sarebbe quella di condurre una campagna contro la laicità.
In effetti, ancora oggi Massimo Introvigne descrive la laicità francese come una conseguenza del terrore giacobino (rivoluzione, sovversione) di cui l'agenzia governativa Mission interministérielle de vigilance et de lutte contre les dérives sectaires (MIVILUDES) e la Fédération Européenne des Centres de Recherche et d'Information sur le Sectarisme (FECRIS), un'organizzazione francese che riunisce le associazioni europee di difesa e informazione sul fenomeno settario, sarebbero gli eredi. Scrive in un articolo del 9 maggio 2023:
La Francia, ancor più che la Germania, è da sempre il paese europeo che ha fatto dell’intolleranza verso le religioni quasi uno sport nazionale. L’articolo 2 della costituzione francese è composto dal celebre motto liberté, egalité, fraternité. [...] Non tutti sanno che il testo completo includeva in origine la parole di chiusura “ou la mort”. [...] Dopo 240 anni la mentalità anti-religiosa di una certa Francia non è ancora scomparsa del tutto. [...]
Insomma, il nemico è ancora Robespierre.
FINE DELLA PRIMA PUNTATA
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