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La mafia degli apologeti dei culti (Parte 3)

Luigi Corvaglia

Edizione ridotta dello studio in 12 parti "Fascists, spies and gurus. Psychological Warfare and Geopolitics of Cults" di Luigi Corvaglia.




VI - La rete libertaria


La teoria dell'economia religiosa


Rodney Stark è un tuttologo statunitense, che promuove vivacemente il darwinismo in tutti i campi tranne l’unico che gli è proprio, la biologia (secondo lui, l’evoluzione è un’invenzione per screditare la religione)

Ecco come il blogger Miguel Martinez riassume questo personaggio . Una sintesi efficace e acuta che si arricchisce delle seguenti righe:


La principale preoccupazione di Rodney Stark consiste nel giustificare teologicamente il neoliberismo, come si evince dal trionfale titolo di un suo libro, The Victory of Reason: How Christianity Led to Freedom, Capitalism, and Western Success (“La vittoria della ragione. Come il cristianesimo ha portato alla libertà, al capitalismo e al successo dell’Occidente”). Un concetto che potremmo tradurre così, “se ti hanno pignorato la casa, è perché lo ha voluto Gesù

L’autore è arguto e sottolinea piuttosto bene i termini entro cui il “tuttologo statunitense” si muove. Affermare che Stark si limiti a “giustificare teologicamente il neoliberismo” è però riduttivo; infatti egli è soprattutto occupato a giustificare neoliberisticamente la teologia. È il caso di procedere con ordine. Possiamo dire meglio. Rodney Stark può considerarsi il fondatore della Teoria dell’Economia Religiosa.  Questa è la concezione per cui quello religioso sarebbe un “mercato” assimilabile in tutto e per tutto a quello delle merci. Come in tutti i mercati, i vari consumatori acquistano beni, che qui sono i “beni religiosi” (i diversi credi) da aziende religiose in concorrenza fra loro (le religioni più o meno organizzate)[3]. In accordo con questo paradigma, la teoria sostiene che


[...] come per ogni altro mercato di beni materiali o simbolici, e contrariamente a quanto pensano alcuni teorici della secolarizzazione – anche per la religione (istituzionale) la concorrenza fa bene al mercato e, entro certi limiti, l’offerta alimenta la domanda.

da Introvigne, M., Mercato religioso, fondamentalismo e conservatorismo islamico: il caso della Turchia , La Critica Sociologica, 152, 10 febbraio 2005, pp. Italiano: 43


A riprova di ciò, gli autori che operano nel solco di questa concezione mercatista tendono a far notare che


I paesi con un più ampio pluralismo religioso – cioè con la maggiore concorrenza fra imprese religiose – come gli Stati Uniti (…), sono anche i paesi dove il numero totale di praticanti religiosi si mantiene stabile o cresce.

Mentre,


Dove invece lo Stato ostacola il pluralismo religioso, opponendosi in particolare all’ingresso sul mercato di nuove imprese, bollate come «sètte» o come nemiche dell’identità nazionale, lì – come avviene in Francia e in Russia – il numero di praticanti religiosi in genere decresce in modo spettacolare.

In altre parole, la conclusione è "più mercato e meno Stato", secondo il classico paradigma Lassiz-Faire. Questa posizione prevede due presupposti ed una assunzione implicita. Il primo presupposto è che l’aumento del numero dei praticanti le religioni sia un dato positivo e ricercato; il secondo presupposto è quello che il “consumatore”, l’attore che attua la sua scelta sul mercato delle fedi, sia “razionale” e conscio di ciò che acquista, insomma, che sia l’homo oeconomicus immaginato dalla economia neoclassica e che tende a massimizzare la propria utilità; l’assunto implicito della teoria è che le varie “aziende” religiose si facciano concorrenza cercando di soddisfare meglio delle altre gli acquirenti per i quali competono.

Le conseguenze sono varie. Accettati gli assunti di base, ne discende la necessità di una forte “liberalizzazione” del mercato religioso. Scrivono Stark e Iannaccone:



Nella misura in cui un'economia religiosa è competitiva e pluralistica, i livelli complessivi di partecipazione religiosa tenderanno a essere elevati. Al contrario, nella misura in cui l'economia religiosa è monopolizzata da una o due imprese sostenute dallo Stato, la partecipazione tende a essere bassa.

da Stark, R., Iannaccone, L.R., Una reinterpretazione dal lato dell'offerta della “secolarizzazione” dell'Europa, Journal for the Scientific Study of Religion , Vol. 33, No. 3, pp. 230-252, settembre 1994, p. 233


Insomma, sembra che il nemico del mercato religioso, come di ogni mercato, siano gli Stati; ciò perché si dà per scontato che le istituzioni statali favoriscano dei monopoli a danno della libera concorrenza, bollando i nuovi aspiranti concorrenti come “sette” o culti distruttivi. L’appeal che la Teoria dell’Economia Religiosa ha per alcuni apologeti dei culti trova ragione, ovviamente, in questa concezione ideologica che ri-etichetta la critica nei confronti dei culti abusanti come tentativo di soffocamento del libero mercato a favore di religioni monopoliste e protette da uno Stato pianificatore che le vuole salvaguardare dalla concorrenza. Si sottintende, quindi, che quella degli anti-sette sia un’attività interessata, operata da individui in qualche modo connessi con gli apparati statali e/o religiosi. In altre parole, un'idea cospirativa. Ovviamente, sono solo le grandi religioni organizzate quelle che possono avere delle pretese monopolistiche, non certo gli stati laici dell’Occidente, di cui la laicità è appunto valore fondante. Ciononostante, il movimento anti-sette non ha alcun rapporto con le religioni istituzionali, tanto da essere accusato di “laicismo”…


Al lettore profano dell’economia religiosa rimane, però, ancora insoddisfatta la curiosità di sapere in che modo le diverse religioni possano competere per soddisfare i consumatori meglio della concorrenza. La risposta è semplice: le religioni che soddisfano di più i clienti sono quelle più esigenti e restrittive. Uno dei divulgatori di questa concezione mercatista è Massimo Introvigne, il presidente del CESNUR. Questi sottolinea molto questo aspetto del miglioramento della qualità dell’offerta da parte dei competitori. Scrive, ad esempio:

[...] c'è una sorta di lotta darwiniana anche in campo religioso. Tendono a prevalere le proposte religiose più esigenti: tra gli ebrei gli ortodossi, nell’islam i fondamentalisti, e tra i cattolici i movimenti e le congregazioni più rigide.

da Beretta, R., Controversia: non siamo più atei. Intervista a Massimo Introvigne , Avvenire, 8 ottobre 2003


La concorrenza selezionerebbe fedi più rigide e rigorose nel pretendere il rispetto degli obblighi, insomma, le versioni più integraliste e fondamentaliste. Questa selezione delle versioni estremiste si spiega col fenomeno dei free riders, che sarebbero, letteralmente, coloro i quali “viaggiano a sbafo”. Viaggia senza biglietto chi voglia ottenere i benefici di una impresa collettiva ma non vuole pagarne i costi. In ambito religioso l’impresa collettiva è una Chiesa o una confessione religiosa. Un’organizzazione può tollerare alcuni free riders, cioè affiliati poco impegnati, ma non troppi. Scrive Introvigne:


Nel campo delle religioni, le organizzazioni meno strict e rigorose, che impongono bassi costi di entrata e controllano in modo blando se i membri hanno pagato il biglietto, cioè se si impegnano sufficientemente, imbarcano un numero così alto di free rider da offrire ai loro fedeli un’esperienza religiosa annacquata e poco soddisfacente, (…) Le organizzazioni più rigorose fanno pagare un biglietto più costoso, e controllano che tutti lo paghino: dunque lasciano entrare meno free rider, e i beni simbolici prodotti da un gruppo dove i free rider non abbondano si presentano in genere come più soddisfacenti per i consumatori.

In Introvigne, M., Mercato religioso, fondamentalismo e conservatorismo islamico: il caso della Turchia, La Critica Sociologica, n. 152, inverno 2004-2005 [10 febbraio 2005)], pp. 43-56, p. 43


Se ne conclude che l’esito di questa benefica concorrenza fra religioni sia l’aumento del fervore e dell’impegno religioso, vale a dire, l’aumento di ciò che più è ostile alla concorrenza (in questo caso, di altri impegni e altri fervori). È una competizione che alimenta le pretese monopolistiche dei fondamentalismi, i quali sono incompatibili per definizione. È questa una incompatibilità che non può comporsi e non può armonizzarsi in un ecumenismo proprio in virtù della rigidità selezionata dal mercato.


In conclusione, un eventuale esponente di una visione spirituale conservatrice e che volesse renderla più forte, dovrebbe lavorare al fine di salvaguardare la permanenza sul mercato anche di tutte le altre fedi, difendendo a spada tratta perfino i gruppi spirituali più discussi (ad es. Scientology). Con ciò otterrebbe il duplice effetto di rinforzare la propria “Verità” incontrovertibile passando al contempo – paradossalmente – per un difensore della libertà di culto.



Difendere l’indifendibile: il cripto-paleolibertarismo degli apologeti


Questo libero mercato, con i suoi risultati poco liberali, ricorda molto la versione "paleolibertaria" di una dottrina nota come anarco-capitalismo. L'anarcocapitalismo o libertarismo è una delle direzioni della filosofia politica e giuridica contemporanea che propone l'abolizione dello Stato e la sua sostituzione con relazioni di mercato. Il principale riferimento intellettuale dell'anarco-capitalismo è l'economista Murray Rothbard, che negli anni '60 propose una teoria politica incentrata sulla sovranità inviolabile dell'individuo. Sulla base dell'assioma di non aggressione , un principio etico del diritto naturale che afferma che non è legittimo attaccare la persona e la proprietà di un individuo, tutte le forme di tassazione, che costituiscono un furto della proprietà individuale, e tutte le misure coercitive dello Stato, considerate intrinsecamente autoritarie, dovrebbero essere abolite. In questa società, ogni servizio sarebbe fornito da privati su base volontaria. Una versione meno estrema è chiamata mini-archismo: i suoi sostenitori vogliono mantenere uno "stato minimo" la cui unica funzione è quella di legittimare la protezione degli individui da aggressioni, furti, violazioni contrattuali e frodi. Entrambe le versioni concordano sull'idea centrale secondo cui lo Stato non sarebbe autorizzato a usare il suo monopolio per interferire con le libere transazioni tra individui. Ogni transazione tra individui è una transazione di "mercato", anche quelle non monetizzabili in senso concreto, come la scelta di amici o partner, perché comunque basate su incentivi e disincentivi, su costi e benefici. La libertà e la prosperità economica possono quindi essere garantite solo dal laissez-faire universale, nell'economia come in qualsiasi altro ambito. Lo Stato, anche nel suo mini-archismo minimalista, non ha quindi alcun diritto di interferire nelle scelte individuali, quali l'orientamento sessuale, l'uso di droghe, lo stile di vita e l'affiliazione religiosa.


Quando si utilizzano categorie politiche europee, il libertarismo americano è solitamente considerato "di destra" in termini economici e "di sinistra" in termini di diritti, a causa della sua difesa radicale delle libertà individuali. Molti di coloro che sostenevano questa visione, però, erano culturalmente conservatori e consideravano la totale libertà nell'ambito delle scelte personali un eccesso libertino. Pertanto, nel 1990, un articolo di Lew Rockwell ( The Case for Paleo-libertarianism , Liberty, gennaio 1990, 34-38) diede origine a una corrente conservatrice chiamata " paleolibertarianismo" che trae le sue origini dalla vecchia destra paleoconservatrice americana di Ludwig von Mises e Albert J. Nock . Ciò che lo distingue dall'anarco-capitalismo classico, soprattutto nella sua versione "di sinistra", è la forte difesa dei valori e dei costumi tradizionali, in particolare quelli legati alla morale cristiana. Ciò crea una corrispondenza con i criteri europei della "destra", poiché il paleolibertarismo combina conservatorismo economico e conservatorismo culturale. Questa corrente è storicamente associata al Von Mises Institute, un'organizzazione accademica che sponsorizza centinaia di conferenze e incontri contro lo statalismo e la promozione dei valori morali conservatori. Von Mises, l'economista austriaco a cui è dedicato l'istituto, basò la sua "prasseologia" (la scienza dell'azione umana) sul presupposto che "l'azione umana è sempre razionale".


I risultati di questa logica potrebbero stupire i profani del libertarismo di mercato. In un classico del pensiero anarco-capitalista intitolato 'Difendere l'indifendibile', Walter Block giunge fino a scagionare e giustificare comportamenti ritenuti riprovevolie lo fa sulla base della libera e consensuale scelta degli individui. "Il 'ricattatore', lo 'sporco maschilista', il 'datore di lavoro di minorenni', lo 'spargitore di rifiuti', lo 'strozzino', il 'senzatetto', il 'poliziotto corrotto', persino la 'persona che urla "al fuoco" in un locale affollato' e altre figure poco simpatiche vengono difese sulla base del principio di non aggressione. Per fare un esempio dello stile argomentativo altrimenti brillante che caratterizza questo libro provocatorio, vale la pena di leggere questo estratto dal discorso a favore del ricattatore:


Che cos’è esattamente il ricatto? Il ricatto è l’offerta di uno scambio. È l’offerta di scambiare qualcosa, di solito il silenzio, per un altro bene, di solito il denaro. Se l’offerta dello scambio viene accettata, il ricattatore mantiene il silenzio e il ricattato paga il prezzo convenuto. Se l’offerta viene rifiutata, il ricattatore potrà esercitare il suo diritto alla libertà di parola divulgando il segreto. Qui non c’è nulla che sia fuori luogo. (…) L’unica differenza fra un pettegolo e un ricattatore è che il ricattatore si tratterrà dal parlare… dietro compenso.

da Block, W., Difendere l’indifendibile, Liberilibri, Macerata, 1995, p. 34


Tra le 28 figure che beneficiano della difesa di Block, manca quella di "guru" o "leader di un gruppo coercitivo", ma si può sostenere con ragionevole certezza che gli argomenti utilizzati si baserebbero sul principio di non aggressione e sulla libera interazione tra individui. Del resto, è la stessa difesa che Block esprime nei confronti del 'maiale capitalista sfruttatore di mano d'opera'. Questi argomenti si sovrappongono a quelli degli apologeti delle sette di ogni genere, che in genere sono anch'essi estremamente favorevoli al libero mercato. Basti pensare all'Acton Institute, un think tank americano di matrice cristiana e ultra-liberista fondato da Robert Sirico e Amway.


Figura 64 - Articolo di stampa sull'asta di schiavi nudi tenuta da Robert Sirico
Figura 64 - Articolo di stampa sull'asta di schiavi nudi tenuta da Robert Sirico

Sirico è un sacerdote cattolico con un passato da pastore evangelico pentecostale e fondatore della Metropolitan Community Church, una chiesa che difende i diritti dei credenti omosessuali. All'età di 19 anni si unì al 'Jesus People Army', fondato da Linda Meissner, che in seguito confluì nei 'Bambini di Dio'. Il Jesus People Army era nato, come i Bambini di Dio, nel contesto del revivalism cristiano hippie, frutto della controcultura e del misticismo degli anni sessanta. Nel 1976 Sirico venne arrestato dopo un'irruzione della polizia in un club di Hollywood, dotato di stanze con corde di cuoio e catene di ferro, dove si stava svolgendo un'asta di giovani schiavi maschi nudi. Le accuse contro Sirico, che era l'organizzatore dell'evento e il beneficiario finanziario dell'asta, furono ritirate perché si scoprì che gli schiavi erano tutti adulti consenzienti, membri di un'organizzazione sadomasochistica chiamata "Leather Fraternity". Sirico aderì all'ideologia libertaria nel 1977 e divenne portavoce dei "Libertarians for Gay Rights". In seguito si convertì al cattolicesimo e al paleolibertarismo. Successivamente venne ordinato sacerdote. Nel 1990 ha fondato l'Acton Institute con Betsy DeVos, della famiglia proprietaria di Amway. Quest'ultima organizzazione e altre ad essa associate finanziano quindi l' Acton Institute, che, tra l'altro, ha sede nella stessa città di Amway, Grand Rapids, Michigan. Amway è una multinazionale di marketing multilivello (MLM) che vende vari tipi di saponi e detersivi e i cui dirigenti sono attivisti evangelici strettamente associati alla destra economica, politica e militare americana che affermano di parlare direttamente con Dio. Secondo molti studiosi, le organizzazioni MLM sono esse stesse delle sette, sebbene non religiose, basate sullo schema Ponzi .


Questa multinazionale dello schema di vendita piramidale è, a sua volta, parte di un enorme Network di organizzazioni cristo-liberiste denominato Atlas Network, controllato dall'Atlas Institute. L'organizzazione è stata descritta come un "think tank autoreplicante che crea think tank". Tra i principali think tank statunitensi che appartengono alla rete figurano il Cato Institute, l' Heartland Institute (che si dedica a confutare il cambiamento climatico), l' Heritage Foundation (che si oppone in particolare all'aborto e ai diritti LGBT) e l' American Legislative Exchange Council .

Figura 65- Rapporti della famiglia DeVos con fondazioni e organizzazioni della destra cristiana  favorevole al libero mercato
Figura 65- Rapporti della famiglia DeVos con fondazioni e organizzazioni della destra cristiana favorevole al libero mercato

I collegamenti e talvolta le sovrapposizioni tra i personaggi e le istituzioni dei vari ambienti qui considerati, vale a dire quello dell'ambiente cristiano conservatore, quello promotore di un aggressivo laissez-faire economico e quello dei culti, sono evidenti, anche se poco noti. L'intero mondo dei fondamentalisti cristiani e dei nemici della libertà sessuale e dell'autodeterminazione è stranamente interessato alla difesa dei culti che sono i più lontani dall'ortodossia cristiana. Per fare un esempio, il vertice conservatore del 2024 tenutosi a Bratislava, in Slovacchia, ha visto la partecipazione tra i relatori anche di Ondřej Dostàl. È un politico ceco che simpatizza con la Società Creativa, un progetto della setta AllatRa. Un'altra oratrice è stata la signora Konecna, una politica comunista. Entrambi sono apertamente filorussi. Ján Figel è un politico slovacco legato a CitizenGo, un'associazione fondamentalista spagnola, particolarmente impegnata nella difesa della libertà religiosa e vicina sia a Scientology che alla Chiesa dell'Unificazione. Egli è una figura chiave di Agenda Europa, una rete informale di associazioni che si è costituita nel gennaio 2013 con l’obiettivo di costruire un think tank europeo di ispirazione cristiana e di sostenere il movimento “pro-life” in Europa. Lo ha riferito l'EPF in un rapporto che riassume i documenti di questa rete, tenuti segreti fino al 2017 e pubblicati in seguito a una fuga di notizie da una fonte ancora anonima.


Figura 66 - Ján Figeľ è stato il moderatore di un evento pubblico su come raggiungere la pace tra Russia e Ucraina organizzato da AllatRa. In basso a sinistra, il logo e il nome della Federazione della Pace Universale (Chiesa dell'Unificazione).
Figura 66 - Ján Figeľ è stato il moderatore di un evento pubblico su come raggiungere la pace tra Russia e Ucraina organizzato da AllatRa. In basso a sinistra, il logo e il nome della Federazione della Pace Universale (Chiesa dell'Unificazione).

Nel 2022, Figel' ha partecipato al simposio "Religious Freedom: A Human Right Under Attack" , co-organizzato dalla Fondazione Tunega, Púčik e Tesár di Figel' con la Universal Peace Federation (Chiesa dell'Unificazione). Tra i relatori c'era anche Aaron Rhodes (Forum for Religious Freedom-Europe). Aaron Rhodes è stato direttore esecutivo dell' International Helsinki Federation for Human Rights  (IHF) che si dice sia infiltrata da Scientology. Rhodes è anche membro della Common Sense Society, un'organizzazione piena di filo-russi.


Ciò è interessante perché, anche se la TFP ha optato per il campo atlantista, l'organizzazione polacca che alla TFP fa riferimento, Ordo Iuris , ha chiari legami con gli ambienti russi, e i cristiani conservatori come Figel non disdegnano di collaborare con personaggi affiliati al Cremlino. Nel 2017, Figel ha partecipato a una conferenza dell'All Faith Network (ovvero Scientology) con il famoso scientologista Eric Roux, il filo-occidentale Introvigne e Leonid Sebastianov, un ultranazionalista russo, leader dei "Vecchi Credenti" e rappresentante della diplomazia informale del Cremlino . Questo, ovviamente, era prima della guerra. Erano anni in cui il direttore del CESNUR poteva scrivere cose come le seguenti :


Il fatto che la Russia si comporti bene nei confronti della lobby LGBT e dell'Islam fondamentalista non giustifica le sue politiche aggressive ed espansionistiche in Occidente e, allo stesso tempo, condannare queste politiche espansionistiche non diminuisce l'apprezzamento per la lotta contro la lobby gay e l'Islam fondamentalista che la Russia sta conducendo.

Un'affermazione strana per un sostenitore dei diritti civili e dell'ecumenismo, ma che può essere riassunta nell'idea che la politica interna della Federazione era buona, ma quella estera no.

Figura 67 - Leonid Sebastianov, Ján Figeľ, Eric Roux, Massimo Introvigne a una conferenza della  All Faith Network nel 2017.
Figura 67 - Leonid Sebastianov, Ján Figeľ, Eric Roux, Massimo Introvigne a una conferenza della All Faith Network nel 2017.

Come avviene nel lavoro esoterico, ciò che appare in superfice non corrisponde sempre alla verità profonda nascosta ai più. Le connessioni fra il mondo russo e quello degli apologeti dei culti potrebbero essere più fitti di quanto si pensa, nonostante il proclamato filo-atlantismo di superficie.


Comunque, nel 2023, Ján Figeľ insieme a Willy Fautré (HRWF), Massimo Introvigne (CESNUR) e Aaron Rhodes (Forum for Religious Freedom-Europe) , hanno firmato una lettera al primo ministro giapponese Kishida in difesa della Chiesa dell'Unificazione. Un mese prima, insieme a Massimo Introvigne, si era già espresso a favore di questo tema al Summit internazionale per la libertà religiosa ( come riportato sul sito web della stessa chiesa ) .


Figura 68 - Alcuni partecipanti al Conservative Meeting 2024 di Bratislava, Slovacchia
Figura 68 - Alcuni partecipanti al Conservative Meeting 2024 di Bratislava, Slovacchia

La Citizens Commission for Human Rights (CCHR), una nota organizzazione di facciata di Scientology, ha finanziato l'American Legislative Exchange Council (ALEC) di Paul Weyrich, secondo una lettera di Carol Steinke, membro del consiglio direttivo del CCHR.

Una sezione dell'American Legislative Exchange Council (ALEC) ha reso omaggio anche alla moglie di Sun Myung Moon, leader della Chiesa dell'Unificazione, Hak Ja Han Moon. Il premio è stato consegnato da Robin Brunelli, presidente della National Foundation for Women Legislators e moglie di Sam Brunelli, direttore dell'ALEC e membro di lunga data del Council for National Policy (CNP). In un'intervista radiofonica di AFN condotta da Kelleigh Nelson con Chey Simonton, si è parlato ampiamente dei profondi legami tra il Council for National Policy (CNP) e la Chiesa dell'Unificazione del reverendo Sun Myung Moon .

Come si è detto (si veda Fascists, spies and gurus. 5. Attack on secularism), la Chiesa dell'Unificazione di Moon aiutò l'amministrazione Reagan a finanziare i Contras nicaraguensi come parte del piano segreto per il quale fu condannato l'ex presidente dell'USCIRF Abrams.


Figura 69 - I firmatari della lettera in difesa della Chiesa dell'Unificazione (Willy Fautré, Ján Figeľ, Massimo Introvigne, Aaron Rhodes) come appaiono nella rivista Bitter Winter del CESNUR
Figura 69 - I firmatari della lettera in difesa della Chiesa dell'Unificazione (Willy Fautré, Ján Figeľ, Massimo Introvigne, Aaron Rhodes) come appaiono nella rivista Bitter Winter del CESNUR

Nel 2025, subito dopo l'insediamento di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti, si è tenuto a Washington l' International Religious Freedom (IRF) Summit. Tra i partner dell'evento c'erano la Universal Peace Federation (ovvero la Chiesa dell'Unificazione) e Scientology. Nella sessione plenaria, il vicepresidente Vance ha dichiarato l'impegno della nuova amministrazione a garantire e rafforzare gli sforzi degli Stati Uniti per proteggere la libertà religiosa. Il programma includeva anche un incontro (sponsorizzato...) con la pastora Paula White, consigliera speciale del presidente Trump, Marco Respinti (CESNUR e Bitter Winter), Patricia Duval (FOB e altri), il senatore Sam Browmback (ex ambasciatore per la libertà religiosa internazionale e membro di Americans for Prosperity di Atlas Network), Micahel Jenkins e Tomihiro Tanaka, entrambi della Chiesa dell'Unificazione. Il chairman era il direttore del Washington Times, il giornale dei Moonies. L'argomento era la persecuzione della Chiesa dell'Unificazione da parte del governo (democratico) del Giappone. Il Southern Poverty Law Center aveva da tempo messo in guardia su come il vertice dell'IRF riunisse gruppi di estrema destra.


Figura 70 - Una cena sponsorizzata all'IRF Summit 2025
Figura 70 - Una cena sponsorizzata all'IRF Summit 2025

Con la rielezione di Donald Trump, oltre alla istituzione presso la Casa Bianca di un Ufficio per la fede finalizzato a difendere i cristiani dal pregiudizio e a "conferire potere a entità basate sulla fede", sembra aumentare la presenza di Scientology in posti chiave. Ad esempio, una della maggiori finanziatrici della chiesa è stata nominata nel board del Kennedy Center ed uno scientologista d'alto rango è stato scelto per essere fra i negoziatori della pace fra Russia ed Ucraina.

Segui i soldi

Dal 2008 al 2020, le più grandi associazioni cristiane conservatrici degli Stati Uniti hanno speso all'estero più di 280 milioni di dollari. Di questi, almeno 90 milioni sono andati in Europa, mentre il resto è andato in Africa e in Asia. Lo afferma un'analisi del sito web investigativo statunitense OpenDemocracy, i cui autori Claire Provost e Nandini Archer hanno analizzato migliaia di registri finanziari di 28 gruppi statunitensi, per lo più estremisti cristiani e ultra-liberisti, con forti legami con l'estrema destra conservatrice.

Negli ultimi anni, anche grazie a questi investimenti, questi gruppi sono diventati sempre più influenti nella politica americana e internazionale. In effetti, i fondi hanno lo scopo esplicito di sostenere le iniziative e le altre organizzazioni satellite in tutto il mondo, che a loro volta lavorano per influenzare l'opinione pubblica, le leggi e le politiche nazionali per impedire l'applicazione dei diritti sessuali e riproduttivi. Ma non è tutto. Tra gli obiettivi di tutte queste organizzazioni, la tutela della “ libertà religiosa ” riveste grande importanza.

L'elenco dei 28 gruppi presi in considerazione comprende l' Acton Institute, l' Alliance Defending Freedom, il Family Research Council, la Federalist Society, l' American Center for Law and Justice, l' Heritage Foundation, il Cato Institute e l' American Society for the Defense of Tradition, Family and Property. Quest'ultima non è altro che la branca americana dell'organizzazione brasiliana per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP), fondata da Plinio Correa de Oliveira e alla quale fanno riferimento, come abbiamo visto, le associazioni cattoliche tradizionaliste italiane Alleanza Cattolica e Fondazione Lepanto. Dalla prima parte di questo rapporto sappiamo che l'obiettivo principale di questa organizzazione, fin dalla metà degli anni '80, è stato quello di difendere la libertà religiosa e promuovere così una visione anti-laica della società. È quindi probabile che i fondi di questa società - 3.123.131 dollari tra il 2008 e il 2020 - confluiscano in organizzazioni europee che perseguono lo stesso obiettivo. In Italia, l'organizzazione più importante di questo tipo è il Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR), nato da una costola di Alleanza Cattolica, con la quale ha condiviso a lungo la figura apicale. D'altro canto, De Mattei, a capo della Fondazione Lepanto, è membro del panel di esperti della Heritage Foundation e dell'Acton Institute, entrambi inclusi nell'elenco analizzato da Open Democracy. Questo flusso di denaro verso l'Europa è guidato principalmente da due gruppi che concentrano le loro battaglie nei tribunali. Una è l'organizzazione American Center for Law and Justice (ACLJ) , guidata dall'avvocato personale di Trump Jay Sekulow, e l'altra l'Alliance Defending Freedom (ADF). Quest'ultima annovera tra i suoi fondatori la famiglia di Betsy DeVos . Entrambi i gruppi fanno parte di Agenda Europa



VII - Culti e Soft Power


Polarizzazione religiosa


L'8 Gennaio del 2023 migliaia di sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro hanno fatto irruzione nel palazzo del Congresso e preso d’assalto anche il Tribunale supremo federale a Brasilia per protestare contro l'elezione del suo rivale Lula. Particamente una riedizione dell'assalto a Capital Hill di due anni prima ad opera dei sostenitori di Donald Trump. Se a Washington molti degli insorti erano cristiani fondamantalisti e molti anche seguaci della teoria del complotto di QAnon che mostravano i segni della loro appartenenza su t-shirt e cartelli, a Brasilia gran parte dei partecipanti all'assalto erano evangelici pentecostali che nel mezzo della devastaziane si ingionocchirono e pregarono. Qualcuno puntava il rosario in direzione della squadra anti-sommossa della polizia. Questo dimostra l'importanza che la religione assume nel determinare le mosse delle masse nella scacchiera geopolitica.


Figura 71 - Il post di Brian Kaylor, un pastore battista, che sottolinea il ruolo della religione nel tentativo di colpo di stato in Brasile nel 2023.
Figura 71 - Il post di Brian Kaylor, un pastore battista, che sottolinea il ruolo della religione nel tentativo di colpo di stato in Brasile nel 2023.

Soft power religioso


Il termine soft power è stato coniato negli anni Novanta da Joseph S. Nye, Jr. della Harvard Kennedy School of Government. Nye lo vede come una forma di esercizio del potere che rappresenta un'alternativa all'uso della forza militare e mira a influenzare l'opinione pubblica, principalmente attraverso la cultura di massa e i media. Tali operazioni rappresentano una strategia a bassa intensità ma efficace per influenzare l'opinione pubblica. Si tratta di una strategia di guerra ibrida. L'uso della religione come strumento di influenza ha una lunga storia.

il primo strumento religioso usato dalla CIA fu il cattolicesimo, che "divenne il modello attraverso il quale la comunità dell'intelligence poteva comprendere e manipolare le altre religioni mondiali"(l'espressione è di Michael Graziano). Fu operando sotto la copertura del profondo potere persuasivo della Chiesa, infatti, che l'OSS mobilitò le popolazioni europee contro i loro occupanti nazisti (e poi sovietici). Infatti, Allen Dalles, che diresse la CIA nei primi anni, aveva utilizzato la Chiesa Cattolica come copertura per operazioni di intelligence quando era responsabile dell' Office for Strategic Services (OSS), l'ente progenitore della CIA. Nel suo "Errand into the Wilderness of Mirrors", Michael Graziano, rievocando l'Office of Strategic Services della seconda guerra mondiale, scrive che "gli analisti americani spesso presumevano che gli interessi cattolici - e quelli del Vaticano più specificamente - quadrassero perfettamente con gli obiettivi degli Stati Uniti". L'agenzia collaborò anche con la Catholic International Press, attraverso il prete belga Felix Morlion, in quella che chiamò "Operazione Pilgrim's Progress".

Una volta che l'Agenzia ha iniziato a incontrare altre religioni mondiali nel corso della guerra fredda - lo scintoismo in Giappone, il buddismo nel sud-est asiatico, e soprattutto l'Islam in Iran - ha dato per scontato che "gli Stati Uniti e le religioni del mondo [fossero] alleati naturali" nella lotta contro il comunismo ateo. Alla fine della guerra, gli ex agenti dell'OSS entrarono nella neonata Central Intelligence Agency (CIA), portando con loro l'esperienza e le reti necessarie per rendere operativo lo strumento religione nelle attività clandestine.

Durante i primi anni della Guerra Fredda, James Angleton organizzò un'elaborata rete di spionaggio che permise alla CIA di ottenere i rapporti di intelligence inviati al Vaticano dai nunzi papali di stanza dietro la Cortina di Ferro e in altre aree "negate". Questo era, all'epoca, uno dei pochi mezzi a disposizione della CIA per penetrare nel blocco orientale.

Funzionari della CIA come Allen Dulles, Kermit Roosevelt, Miles Copeland, William Eddy e James Jesus Angleton non esitarono a usare la religione come strumento transazionale. Ecclesiastici americani, missionari e l'evangelico Billy Graham collaborarono segretamente con la CIA. Nel 1975, una rapporto del senato USA rivelava l'utilizzo di vari sacerdoti e missionari americani per la raccolta di informazioni in vari paesi.


Il primato del cattolicesimo, che era tale da aver fatto soprannominare la CIA "Catholic Intelligence Agency", è quindi caduto nel tempo. In America Latina, continente cattolico per eccellenza, la chiesa di Roma sta perdendo sempre più terreno a favore delle varie denominazioni evangeliche. Uno dei motivi di ciò è nel fatto che durante l’intera Guerra fredda la posizione degli evangelici più conservatori è stata sostenuta direttamente dagli Stati Uniti, che vedevano nel gruppo religioso un utile baluardo contro il comunismo in Latinamerica, area in cui la teologia della liberazione aveva fatto prendere una connotazione pericolosa al cattolicesimo. Il rapporto Rockefeller del 1969 e la dichiarazione di Santa Fe del 1980 illustrano l'uso della religione da parte dei servizi nordamericani per la difesa degli interessi americani in Sud America.


Nel Rapporto Rockfeller si legge che gli USA devono impegnarsi a vincere la battaglia per l'egemonia delle coscienze esponendo l'America Latina all'influenza dello stile di vita americano "attraverso il controllo dei tradizionali apparati di socializzazione della società civile: la Famiglia, la Scuola e la Chiesa".


Il Documento di Santa Fe, preparato per il Council for Inter-American Security e presentato nel 1980 al Republican Platform Committee da un team di consiglieri ultraconservatori, afferma che "la politica estera degli Stati Uniti deve iniziare a contrastare (non reagire a) la teologia della liberazione così com'è utilizzato in America Latina dal clero della teologia della liberazione". Il documento rileva il lavoro già svolto in questa direzione:


L'esperienza acquisita in Vietnam, grazie al lavoro programmato per il controllo della popolazione è stata esportata in America Latina ed in particolare in Guatemala da molti agenti della A.I.D. e altri servizi statunitensi. Alcune sette sono state create da specialisti di guerra psicologica a cui era stato affidato il controllo dello spazio politico e l'egemonia delle coscienze. (sottolineatura mia)

Il documento di Santa Fe è chiaro e non usa mezzi termini. Gli Stati Uniti, per il tramite della National Security Agency (NSA), crea delle "sette" in grado di "controllare lo spazio politico e l'egemonia delle coscienze". Ad occuparsene sono "specialisti di guerra psicologica".


Jesus Garzia Ruiz scrive in un testo dal titolo "La notion relative aux sectes en Amérique latine", che in America Latina "tutte le sette sono opera degli Stati Uniti e sono finanziate dall'estero". Una nota del Ministero degli Interni del Messico afferma che


Le sette compiono la parte più sottile del processo di dominio e la nordamericanizzazione delle società sottosviluppate, utilizzando la predicazione religiosa, che fa parte della lotta ideologica, all'interno della società civile.

Al fine di raccogliere sostegno per questa politica, nel 1981 è stato istituito l'Institute for Religion and Democracy (IRD), un'organizzazione interconfessionale, con il finanziamento di istituzioni di destra, tra cui le fondazioni delle famiglie Smith Richardson e Mellon Scaife. Entrambe sono servite come canali finanziari della CIA. L'IRD ha scatenato una campagna di propaganda contro gli attivisti della chiesa in prima linea nell'opposizione interna agli aiuti statunitensi al governo di El Salvador e ad altri regimi repressivi in ​​America Latina.


Il progetto è andato a buon fine. Oggi l'influenza evangelica sulla società di questi paesi è enorme per il potenziale elettorale. La diffusione in America Latina delle chiese evangeliche, soprattutto neo-pentecostali, che dispongono di ingenti finanziamenti che le rendono più “concorrenziali” rispetto alla Chiesa Cattolica, ha contribuito alla salita al potere di personaggi e di forze politiche “di destra”, vicine agli interessi dei poteri economico-finanziari, soprattutto americani. Dietro a questi fenomeni pare esserci una strategia ben precisa di sostituire i cristiani “cattolici di sinistra” (perché attenti al sociale), con i cristiani “evangelici di destra” (molto attenti alle questioni morali, ma molto poco a quelle sociali).


Notevole sembra essere stato anche l'utilizzo dei Mormoni, come scritto da Alain Gillette nel suo "Les mormons. De la théocratie a Internet". Nei primi anni ottanta, il governo del Nicaragua accusò i Mormoni, gli Avventisti del settimo giorno e i Testimoni di Geova del coinvolgimento in un piano della CIA per rovesciare il governo sandinista.


E' accertato che in Finlandia, a partire dagli anni '50 del XX secolo, molti mormoni hanno avuto a che fare con la CIA. Nel 1978, due giornalisti, Jorraa Lindfors e Jukka Rislakki, scrissero in un libro dei presunti legami della CIA con la Chiesa Mormone. Secondo gli autori "molti dei giovani missionari in Finlandia avevano ricevuto un addestramento da ufficiale militare e il leader del lavoro missionario internazionale dei mormoni, l'apostolo Neal A. Maxwell, era un ex agente della CIA".


Esistono molte evidenze di finanziamenti americani a ogni tipo di chiesa, cristiane e non. Ad esempio, la CIA ha finanziato le chiese in Kerala, in India, e questa interferenza nella politica indiana è venuta alla luce nel 1978 quando l'ex ambasciatore in quel Paese, Daniel Patrick Moynihan, ha pubblicato le informazioni nel suo libro "A Dangerous Place". Oltre a interferire nel Kerala, le chiese americane hanno fornito un ampio sostegno ai terroristi del Nagaland. Questi terroristi ricevevano un aiuto palese dall'establishment americano sotto forma di cosiddetti rapporti sui diritti umani e dichiarazioni pubbliche di sostegno da politici di alto profilo come Jimmy Carter.


La CIA collaborò con gli agenti della DINA, la polizia segreta Cilena, per stabilire un sistema di intelligence molto sofisticato in Cile, utilizzando per le operazioni segrete il culto pentecostale del "Messaggio" e la struttura della Colonia Dignidad, fondata come colonia di rifugiati nazisti, e gestita dal pastore Paul Shafer.  Paul Schafer, ex nazista e agente di sicurezza del pastore William Branham in Germania, ha lavorato con la DINA per interrogare, torturare e assassinare gli oppositori del regime di Pinochet.


Da quanto detto si evince che le religioni non svolgono esclusivamente il ruolo di ausilio allo spionaggio, ed i culti minoritari quello di camera di compensazione e connessione fra intelligence e ambienti politici eversivi (su religione e spionaggio si può approfondire qui: Fascists, spies and gurus. 8. Cults, far right and neo-templarism). La religione svolge anche un potentissimo ruolo di influenza culturale e di orientamento delle masse. Le religioni sono uno straordinario instrumentum regni grazie al potere che hanno di diluire l'identità religiosa di alcune popolazioni innestandovi nuovi tipi di riconoscimento reciproco (in-group) che diventano elettorati manovrabili, quando non utili per processi di polarizzazione sociale che possono sfociare in rivolte o vere rivoluzioni. Ad esempio, Carl Gershman, direttore del National Endowment for Democracy (Ned), ha dichiarato nel 2018 al Congresso USA che Ned ha speso prima della rivolta popolare del 2014 in Ucraina passata sotto il nome di "Euromaiden" ben 3.381.824 dollari in programmi che comprendono il sostegno a quelle Ong che hanno animato l'insurrezione. Il ruolo di varie chiese e culti nella vicenda Euromaiden è stato rilevante. Fra questi i greco-cattolici. Ciò non implica che Euromaiden sia stata realizzata dalle "sette" o dai "satanisti", come è stato detto, ma solo che l'elemento religioso ha giocato il suo ruolo nella polarizzazione sociale.



Due culti cinesi


Nel 2019, l'emittente televisiva NBC ha rivelato che il massimo sostenitore pubblicitario di Donald Trump, secondo solo al suo comitato elettorale, era il giornale The Epoch Times. Si tratta di un giornale multilingue di estrema destra gestito dal movimento religioso cinese Falun Gong. Gran parte degli sforzi del giornale sono dedicati alla promozione della destra in America, ma anche in Europa, opera che ha incluso la diffusione di dati falsi sui supposti brogli elettorali nelle elezioni americane del 2020. Epoch Times è anche fra i massimi diffusori di teorie cospiratorie, la principale delle quali è quella di QAnon, l'assurda teoria che vuole Trump come possibile salvatore del mondo dalla cupola satanico-pedofila che segretamente lo governa.

Nel 2020, il New York Times ha definito il giornale una "macchina di disinformazione su scala globale". Secondo Media Matters for America, l'obiettivo principale di Epoch Times - che ora pubblica in 36 paesi sotto la supervisione di una rete di organizzazioni non profit - non è quello di generare profitto, ma di organizzare una lunga e ampia "operazione di influenza". L'obiettivo di questa operazione di influenza, a sua volta, è "fomentare il sentimento anti-Partito Comunista Cinese". Il culto è infatti perseguitato in patria.


Si è detto che The Epoch Times è stato il principale finanziatore della campagna elettorale di Donald Trump. Ciò che invece non è chiaro è la provenienza dei finanziamenti di Falun Gong. Steve Bannon, che della Nuova Destra trumpiana fu il guru, ha lavorato con Falun Gong nella produzione di un documentario per la New Tang Dinasty TV (NTD), una rete che fa parte della holding del culto, e ha dichiarato che parlando con quegli interlocutori aveva l’impressione che avessero a loro disposizione risorse illimitate.


Le frequenti illazioni fatte negli anni, quindi non solo durante la presidenza Trump, circa un legame tra il culto cinese e la CIA in funzione anti-cinese si appoggiano a notizie sporadicamente filtrate e riportate dalla stampa. Già nel 2010, infatti, il Washington Post dava notizia di un finanziamento di 1,5 milioni di dollari da parte del Dipartimento di Stato americano al Global internet freedom consortium, con sede negli USA, ma legato al movimento spirituale Falun Gong. Molto più recentemente, nel 2021, i media americani hanno parlato di un sovvenzionamento da parte del Dipartimento di Stato ad un team di elaborazione di software di proprietà di Falun Gong. Stranamente, vi è coinvolto proprio Steve Bannon.


Nel giugno 2024, il direttore finanziario di Epoch Times, Weidong Guan, è stato arrestato per presunto coinvolgimento in un programma pluriennale di riciclaggio di denaro che coinvolgeva almeno 67 milioni di dollari in fondi acquisiti illegalmente. Secondo l'atto d'accusa, Guan avrebbe utilizzato una piattaforma di criptovaluta per acquistare carte prepagate con fondi illeciti, tra cui sussidi di disoccupazione, a un prezzo scontato. È interessante notare che, dopo l'arresto del direttore finanziario, il leader spirituale del Falun Gong Li Hongzhi abbia scritto due articoli che sembrano essere rivolti direttamente alla dirigenza della società di media e che sono stati pubblicati in primo piano sulla homepage di Epoch Times:


Pensavate che fosse difficile combattere la persecuzione del PCC senza fondi e volevate raccogliere denaro per questa causa; e che il governo degli Stati Uniti sarebbe comprensivo se qualcosa non fosse stato gestito nel modo giusto - ha scritto Li in un articolo pubblicato il 5 giugno - Ma questo era un vostro pensiero.

Il leader del Falun Gong, che apparentemente prende le distanze dalla dirigenza del giornale, che avrebbe orchestrato la truffa a sua insaputa, descrive la missione della pubblicazione (combattere la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC) e fa riferimento alla compiacenza che questa dirigenza si sarebbe aspettata dal governo degli Stati Uniti nel caso in cui l'operazione illecita fosse diventata nota.

In base a quale assunto un'attività di riciclaggio di denaro condotta da una setta cinese avrebbe potuto incontrare questa compiacenza? L' indagine del distretto di New York ha creato qualche imbarazzo.


Tuttavia, per comprendere come avviene un'opera di influenza, riporto qui un fatto piccolo (ma forse nemmeno poi così piccolo) ma estremamente significativo dal punto di vista della rilevanza politica internazionale: nel 2022, i principali quotidiani internazionali, ma soprattutto italiani e canadesi, hanno pubblicato una notizia allarmante sulla proliferazione di stazioni di polizia segrete cinesi sparse per il mondo, incaricate di monitorare i connazionali all'estero. L'allarme si basa su un rapporto dell'organizzazione non governativa Safeguard Defenders con sede a Madrid, il cui personaggio principale è Peter Dahlin, co-fondatore dell'organizzazione insieme a Michael Caster. È bastata una rapida ricerca su Google per scoprire che Dahlin scrive per Epoch Times (Figura 72).


Figura 72 - La scheda dedicata al fondatore di Safeguard Defenders sul sito web di Epoch Times.
Figura 72 - La scheda dedicata al fondatore di Safeguard Defenders sul sito web di Epoch Times.

Ciò significa che la questione delle stazioni di polizia cinesi è un falso? Non possiamo dirlo. Potrebbe benissimo essere vero, almeno per quanto ne sa una persona esterna a certe dinamiche di intelligence. Tuttavia, è opportuno sottolineare che agenzie e organismi nazionali e sovranazionali agiscono sulla base di informazioni provenienti anche da organizzazioni legate a un culto che è stato descritto come una macchina di disinformazione su scala mondiale .


Un altro culto cinese è però venuto alla ribalta scalzando il Falun Gong. Si tratta della Chiesa del Dio Onnipotente, o lampo d'Oriente, definita il movimento religioso più perseguitato nel mondo. Anche di questo culto sono ignoti i finanziamenti, che devono essere ben maggiori di quelli di Falun Gong, perchè questo movimento che venera in una donna cinese la reincarnazione di Gesù Cristo è noto per una intensa produzione artistica che include film, canzoni, balletti, musical, show vari in quantità sbalorditiva e di ottima qualità esecutiva.


Non è chiaro dove la Chiesa del Dio Onnipotente, un culto minoritario e perseguitato, trovi le enormi somme di denaro necessarie a produrre una tale quantità di materiale artistico, realizzato con grande professionalità (tra l’altro tradotta in quasi tutte le lingue del mondo, in cui è doppiato con eguale professionalità). Si tratta di un impegno immane di figure come registi, attori, sceneggiatori, scenografi, autori, ballerini, coreografi, costumisti, cantanti, traduttori, doppiatori, cameramen, montatori, ecc. Il denaro necessario è enorme e l’organizzazione complessa: difficoltà logistiche, teatri di posa, prove, le ore di pratica incompatibili con l’attività quotidiana di un non professionista, ecc…


Video 2 - Uno delle migliaia di balletti e musical prodotti dalla Chiesa di Dio Onnipotente


Una delle star di questi film è Li Yanli, che il 3 Novembre del 2023 ha inscenato un tentativo di suicidio all'aeroporto di Madrid per non farsi rimpatriare in Cina. Benché si trattasse di una aderente ad un culto molto lontano dal cattolicesimo, a sostenere la sua causa è stato un vasto fronte dell'estremismo cattolico che è riuscito a raccogliere oltre 60mila firme da sottoporre ai magistrati per una petizione al fine di concederle l'asilo politico all'attrice. Di quel vasto fronte faceva parte l'associazione “Abogados Cristianos”, una lobby ultracattolica, strettamente connessa col partito di estrema destra Vox ma anche con lobbies fondamantaliste quali a CitizenGo, HazteOir o ElYanque, di cui HazteOir sembra essere solo una organizzazione-schermo.  

Nel 2021 Wikileaks ha pubblicato "The Intolerance Network", composto da 17.000 documenti che illustrano i rapporti tra CitizenGO, HazteOir, il partito di estrema destra Vox e la organizazzione occulta El Yunque. Quest'ultima è una società segreta messicana di estrema destra organizzata come un corpo paramilitare e che ha come obiettivo il ripristino del Regno di Cristo. In pratica, il medesimo programma di Tradizione, Famiglia e Proprietà .  E' quindi interessante leggere quanto scritto nel rapporto "Crociati odierni in Europa", prodotto per il European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights, circa la situazione spagnola:


[...] nel 2003 è apparsa una nuova organizzazione chiamata Hazte Oir che sembra avere molte caratteristiche spesso associate a TFP, comprendenti: mobilitazione di base combinata con raccolta fondi, molteplicità di branding, sensibilizzazione dei giovani, gli stessi contatti statunitensi, intensi contatti con altre organizzazioni di TFP e, infine, pressioni tradizionaliste sulla Chiesa Cattolica. Diverge dalle caratteristiche di TFP principalmente nel suo marchio e, seppure di ispirazione cattolica, Hazte Oir non è in nessun modo un movimento religioso, e non ci sono riferimenti a Corrêa de Oliveira. Hazte Oir (letteralmente, “fatti sentire“) svolge un ruolo di “cane da guardia” nella vita politica spagnola e ha lanciato una piattaforma di mobilitazione sociale CitizenGo che sembrerebbe essere una versione digitale del 21° secolo della tecniche di corrispondenza diretta in cui TFP è stata pioniere negli anni ‘70. Hazte Oir potrebbe essere la reincarnazione di TFP-Covadonga (nome della filiale spagnola di TFP, ndr) in un diverso contesto in cui ci sono limiti su come può mostrare apertamente le sue affiliazioni in Spagna. Che Hazte Oir faccia formalmente parte della famiglia TFP o no, comunque condivide molte delle caratteristiche delle organizzazioni TFP e occupa la stessa nicchia. (neretto mio)

Del resto, esponenti di un'altra organizzazione strettamente collegata con TFP, per il tramite di Alleanza Cattolica  , cioè il Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR), fanno esplicite apologie a CitizenGo, definita anche "benemerita organizzazione.


Delle persecuzioni che la Chiesa del Dio Onnipotente subisce da parte del Partito Comunista Cinese, del resto, sappiamo principalmente grazie ad una pubblicazione italiana edita proprio dal think tank nato da Alleanza Cattolica. Si chiama Bitter Winter. Non che siano chiari neppure i finanziamanti di Bitter Winter, una rivista quotidiana in otto lingue con notizie dalla Cina, un paese dal quale non è facile esportare notizie, e pubblicata da una Onlus di Torino, il CESNUR appunto. Eppure le notizie sulle persecuzioni religiose in Cina che vengono utilizzate dal Dipartimento di Stato USA sono quelle fornite dalla rivista torinese. Il dipartimento, i cui documenti rappresentano la posizione ufficiale degli Stati Uniti e che dovrebbero guidare le politiche americane, nel suo report sulla libertà religiosa ammette candidamente che gran parte delle informazioni sono fornite da Bitter Winter. Il suo direttore, Massimo Introvigne, giustamente, se ne vanta scrivendo 



I lettori di Bitter Winter ci perdoneranno se diciamo che, nella sezione dedicata alla Cina, Bitter Winter rimane, come nel rapporto dell'anno scorso , la fonte più citata. Nel 2020 siamo stati citati 74 volte. Nel 2021 i preventivi sono diventati 85.

Evidentemente le fonti a cui ha accesso la rivista dell'avvocato cattolico sono più affidabili di quelle a cui hanno accesso i servizi segreti americani.


In uno scambio su Facebook tra un membro della comunità “anti-sette” italiana e Introvigne, di fronte al paradosso che Bitter Winter potesse avere più informazioni dei servizi americani, Introvigne ha commentato con un breve testo contenente le seguenti affermazioni: “Conosco da decenni le persone che producono questi report” e “ci sono persone in Cina, ma non solo, che preferiscono passare le informazioni a studiosi che non lavorano per agenzie governative americane o di altri paesi”. Con ciò, il direttore del CESNUR e di Bitter Winter conferma sia la conoscenza diretta e di lunga data degli autori del report, sia che la sua rivista ne sa effettivamente più della CIA perché i cittadini cinesi sono disposti a parlare con i suoi redattori piuttosto che con le agenzie a cui la rivista le riferirà comunque in seguito. Il post è durato i minuti necessari all’autore per rendersi conto che era inappropriato lasciarlo online e cancellarlo. Tuttavia, è stato fotografato prima che venisse cancellato (Fig. (73) Pochi giorni dopo, tornando sullo stesso argomento sullo stesso social network, il direttore del CESNUR ha avuto un nuovo accesso di sfrenato autocompiacimento, arrivando a vantarsi che «una piccola rivista pubblicata a Torino è diventata la fonte principale di documenti ufficiali sulla religione in Cina dal Paese più importante del mondo» (Fig. 74).

Figura 73 - Introvigne scrive che i cinesi preferiscono parlare con la sua rivista e non con le agenzie governative
Figura 73 - Introvigne scrive che i cinesi preferiscono parlare con la sua rivista e non con le agenzie governative
Figura 74 - Introvigne conferma che Bitter Winter è la fonte più importante sulla religione in Cina per gli USA.
Figura 74 - Introvigne conferma che Bitter Winter è la fonte più importante sulla religione in Cina per gli USA.

È quindi ironico che una rivista e un'organizzazione dotate di tali capacità di intelligence possa essere caduta in una bufala come quella perpetrata ai loro danni da uno pseudo-scienziato ucraino: Oleg Maltslev. Si tratta del leader di un'organizzazione con sede a Odessa con il quale il CESNUR ha instaurato subito un rapporto affettuoso e nei confronti del quale cedette a un impulso assolutorio dopo che nel 2014 l'organizzazione era stata duramente criticata dalle associazioni anti-sette russe e ucraine.

Secondo un noto copione, ebbe quindi inizio lo scambio di cordialità e apprezzamenti tra il CESNUR e il leader del gruppo vilipeso dai malvagi anti-sette, Maltslev appunto. Nel 2018 gli è stato dedicato un numero monografico della rivista del CESNUR. Il numero monografico è stato preceduto da uno scambio di visite di cortesia nel 2016. Malstlev era stato prima invitato nella sede centrale del CESNUR a Torino, e poi il direttore del CESNUR aveva ricambiato il favore con una visita a Odessa, dove aveva tenuto una conferenza ai sostenitori di Malstlev sulle azioni palesemente discriminatorie del movimento anti-sette. Il direttore del CESNUR avrebbe definito Meltslev “uno scienziato la cui ricerca scientifica merita molta attenzione”; l’ucraino invece si è riferito all’italiano come ad una stella di prima grandezza che “brilla nel cielo di Odessa”.


Nel 2024 la situazione ha preso una brutta piega: dopo una lunga indagine, le forze dell'ordine e i servizi di sicurezza ucraini hanno raccolto prove di abusi psicologici, ricatti, minacce e molestie contro sostenitori e giornalisti. Chi metteva in dubbio l'autorità di Maltslev, i suoi titoli (a quanto pare tutti farlocchi) e i suoi meriti veniva duramente perseguitato sui social network, ad esempio diffondendo accuse di pedofilia accompagnate da file audio e video modificati. Inoltre, molte persone perseguitate dalle organizzazioni di Maltslev sarebbero state bombardate da telefonate dal contenuto minaccioso provenienti da numeri sconosciuti. A seguito di ciò, una persona è morta per un infarto. Ma questo non è niente.


Il primo settembre, con quasi sei mesi di ritardo, la stampa ucraina ha reso noto che il 5 marzo le forze dell'ordine hanno arrestato e collocato in un centro di custodia cautelare l'assistente più vicino del "guru", il redattore capo del quotidiano "Unsolved Crimes" (una delle produzioni dell'organizzazione) Konstantin Slobodyanyuk. Questi è stato accusato di una serie impressionante di crimini. Fra questi il pagamento di una tangente a un funzionario, associazione a delinquere e effrazione illegale di mezzi informatici, ma, soprattutto, alto tradimento commesso sotto la legge marziale ( parte 2 dell'articolo 111 del codice penale ucraino). Per quest'ultimo reato lui, e lo stesso Malstlev, attualmente latitante, rischiano l'ergastolo.

Infatti, l'indagine dei servizi segreti ha scoperto che Oleg Maltsev aveva creato una struttura spionistica che lavorava per il nemico russo.  Si  trattava di un'unità di sabotaggio a pieno titolo costituita da 23 persone, che comprendeva un gruppo d'assalto, un cecchino, un gruppo di ricognizione, un gruppo di supporto operativo e persino un ufficiale delle comunicazioni.


Questa storia è ironica per due motivi. Il primo è che per anni le organizzazioni degli studiosi dei "nuovi movimenti religiosi" e quelle di lobbying contro il "movimento anti-sette" hanno accusato quest'ultimo di vicinanza alla Russia. Farsi quindi sorprendere dai servizi di sicurezza ucraini vicino a un traditore che lavora per il nemico russo è imbarazzante quanto per un conservatore essere scoperto fra le frasche con un trans. Certo, ovviamente questi potrà dire "non lo sapevo" e, se non è particolarmente brillante, si rischia anche che sia vero.


Il secondo elemento che muove al sorriso è che il direttore del CESNUR, a cui piace definirmi “a volte divertente ma non brillante” - come è comune tra gli accademici - ha affermato che la rivista del CESNUR, Bitter Winter, sarebbe in grado di raccogliere molte più informazioni sulle malefatte del Partito Comunista Cinese di quanto possa la CIA. Tuttavia, non si erano resi conto che il gruppo con cui si scambiavano reciproca stima, oltre a essere (a quanto pare) un'organizzazione criminale, lavorava anche per la Russia. Anche loro traditi. Divertente, ma non brillante.


Figura 75 - Oleg Maltslev e Massimo Introvigne al CESNUR di Torino, 2016
Figura 75 - Oleg Maltslev e Massimo Introvigne al CESNUR di Torino, 2016

Se volete divertirvi un po', potete leggere la appassionata difesa di Maltslev,  che sarebbe vittima di una cospirazione, da parte di Willy Fautré (HRWF). Tra le cose esilaranti espresse nel suo articolo, Fautré cita come ipotesi più probabile che gli artefici del complotto contro il povero Maltslev siano le scuole di arti marziali, che sarebbero molto preoccupate per la nuova forma di combattimento inventata dallo “scienziato” ucraino. Non sto scherzando. Qui è scritto: Ukraine, Suspicion of Fabrication of a Criminal Case. Il ben poco autorevole giornale che pubblica questo articolo è una nostra vecchia conoscenza, The European Times , la pubblicazione legata a Scientology (si veda al primo capitolo di questo report).


Torniamo in Cina. Una delle accuse più orribili rivolte al Partito Comunista Cinese è quella di prelevare organi da persone vive (o di ucciderle per prelevare i loro organi vitali), in particolare da “prigionieri di coscienza” come i seguaci del Falun Gong e della Chiesa di Dio Onnipotente. Secondo un rapporto del Washington Post del 2017, indagini e resoconti hanno smentito l'affermazione secondo cui la Cina attualmente eseguirebbe segretamente tra 60.000 e 100.000 trapianti di organi all'anno. I dati raccolti da Quintiles IMS, con sede negli Stati Uniti, hanno mostrato che la domanda cinese di farmaci immunosoppressori, necessari per impedire che l'organismo dei pazienti rigetti gli organi trapiantati, era all'incirca pari al numero di trapianti che la Cina afferma di eseguire. Il 14 novembre 2018, Mark Field del Foreign Office del Regno Unito ha risposto a una domanda specifica in un dibattito sulla questione alla Camera dei Comuni di Londra: "Non siamo d'accordo con le affermazioni sul prelievo sistematico di organi da prigionieri politici di coscienza, ritenendo che le prove da esse presentate non suffraghino tale affermazione". Una posizione simile è stata assunta dall'Australia. Tuttavia, un tribunale indipendente con sede a Londra, denominato China Tribunal - Independent Tribunal into Forced Organ Harvesting from Prisoners of Conscience in China, ha confermato la veridicità dell'espianto di organi. Questo organismo è stato fondato dalla International Coalition to End Transplant Abuse in China (ETAC) . Tuttavia, se date un'occhiata al sito web dell'ETAC, scoprirete che molti membri del suo "management" hanno stretti legami con l'Epoch Times, il giornale del Falun Gong! Se si scorre l'elenco dei dirigenti dell'ETAC, i collegamenti con il Falun Gong compaiono in quasi tutti. L'ETAC è chiaramente un'organizzazione di facciata del Falun Gong. Naturalmente, ciò non significa che i risultati e le conclusioni di questo tribunale siano necessariamente falsi, ma lo è la sua vantata indipendenza. Il problema è che è proprio alle sentenze di questo tribunale che Bitter Winter fa riferimento nei suoi articoli sull'argomento. Ricordiamo che Bitter Winter è la principale fonte di informazioni sulla Cina per il Dipartimento di Stato americano.


Nel frattempo, l'influenza di Bitter Winter sembra avere i suoi effetti anche in Italia. Lo dimostra il fatto che, come scrive lo stesso Introvigne sul sito di HRWF, l'organizzazione belga presieduta da Willy Fautrè, sono sempre più numerosi i fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente (CAG) che trovano asilo in Italia proprio grazie alla rivista. È interessante notare che l'Italia è il principale paese di accoglienza del culto cinese. Introvigne scrive:


Il 14 giugno, in una sentenza esemplare che ha ritenuto meritevole “il più alto livello di protezione” in Italia un richiedente asilo del CAG, rappresentato dagli avvocati specializzati Amalia Astory e Laura Bondi, il Tribunale di Roma ha risposto alla domanda citando come “fonti attendibili” “Bitter Winter”, resoconti di governi degli Stati Uniti e di altri paesi che citano “Bitter Winter” e una dichiarazione del defunto sociologo PierLuigi Zoccatelli, che è stato vicedirettore del CESNUR, l’organizzazione madre di “Bitter Winter”.

Si fa riferimento al caso di una donna a cui era stato rifiutato l'asilo in primo grado nel 2018. L'autore ipotizza che la corte sia stata influenzata dalla propaganda cinese. Ciò potrebbe essere vero, ma la vera obiezione era che non fosse credibile che da un paese chiuso, non democratico e con un sistema di sorveglianza altamente tecnologico, fosse possibile un afflusso di fedeli in Italia provenienti da una chiesa perseguitata dal governo, tutti muniti di regolare passaporto. Sono stati gli uomini di Bitter Winter a chiarire alla corte che la corruzione dei funzionari è estremamente diffusa in Cina e che quindi non è molto difficile persino per i membri della Chiesa di Dio Onnipotente ottenere un passaporto per lasciare il Paese. Su quali basi lo hanno dimostrato? Introvigne lo spiega:

Citando fonti governative italiane, che a loro volta fanno riferimento a “Bitter Winter”, “uno studio del sociologo Pier Luigi Zoccatelli”, e i rapporti del Dipartimento di Stato americano sulla libertà religiosa (che cita anche “Bitter Winter”) […]

Oh, va bene allora...


Bitter Winter non si limita a informare l'Occidente sulla persecuzione delle minoranze spirituali da parte della Cina, ma si batte anche energicamente contro la "narrazione anti-sette" promossa da organizzazioni che presumibilmente sono legate ai governi di Francia, Russia e Cina. Un'altra cospirazione che i redattori portano avanti con un certo vigore è quello dell' origine artificiale del coronavirus, che sarebbe fuggito da un laboratorio cinese.

Sarà forse una coincidenza, ma uno studio recente condotto dall'Università di Urbino ha dimostrato che la maggior parte dei nodi della rete di disinformazione sulla pandemia di Covid 19 in Italia portano direttamente al sito web della Chiesa di Dio Onnipotente.


Certamente, qualche dubbio sull'attendibilità di Bitter Winter, se il Dipartimento di Stato non ne ha, è stato invece espresso da fonti che non hanno alcun legame con il governo cinese, che potrebbe avere un vantaggio nello screditare la rivista. Ad esempio, da una pubblicazione protestante coreana (vedere schermata qui sotto) e dal sito web BZBriefs , affiliato a China Source, un "ministero" cristiano senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti che cerca proprio di ridurre la pressione del PCC sulle chiese cristiane. Questi critici ipotizzano un collegamento tra Bitter Winter e la Chiesa di Dio Onnipotente. Va detto che in seguito China Source ha rettificato la sua affermazione, pubblicando di aver capito, grazie a colloqui privati con Bitter Winter, che la rivista non ha alcun legame con la Chiesa di Dio Onnipotente.

Tuttavia, nessuno osa ipotizzare a chi sia a sua volta collegata questa chiesa.


Figura 76 - Un articolo del sito coreano "Church Eresy" che smentisce Bitter Winter.
Figura 76 - Un articolo del sito coreano "Church Eresy" che smentisce Bitter Winter.

Sappiamo soltanto che le persecuzioni del PCC, vere e presunte, sono assolutamente utili a dimostrare l'empietà del governo Cinese. C'è però un piccolo problema: è difficile sapere cosa sta succedendo in Cina. Ma questo non sembra essere unproblema per Bitter Winter. La rivista è un utile megafono della persecuzione. Se non esistesse, i servizi segreti americani avrebbero dovuto inventarlo.


Video 3 - Massimo Introvigne a TV 2000 (Italia) nell'ottobre 2023. La giornalista accenna ai suoi rapporti con i servizi segreti


VIII - La doppia verità



Lo strano caso del 'Gruppo di Tebe'


Parigi, 3 Giugno 1990. Presso una sala del Grande Oriente di Francia (GOF), la principale obbedienza massonica d'oltralpe, avviene la fondazione ufficiale di un gruppo esoterico occulto. Si chiama Gruppo di Tebe, ma lo si saprà solo tre anni dopo grazie ad una soffiata alla stampa, che ne svelerà nome e composizione. Quest'ultima è molto interessante, visto che si tratta di un'accolita peculiare. Il perno del gruppo è Rémi Boyer, già esponente dell'ordine magico dei Rosacroce (AMORC). Boyer aveva creato "Arc-en-ciel", una federazione di gruppi occulti e New Age (tra cui Sri Chinmoy, la Grande Loge indépendante des rites unis, l'Institut pour une synthèse planètaire, l'Ordre Chevaleresque de la Rose-Croix, l'Università spirituale di Brahma Kumaris). Il Gruppo di Tebe è quindi la seconda creazione di Boyer, dedicata ad un gruppo più piccolo e presumibilmente più elevato di "iniziati". Colpisce quindi che fra questi ultimi ci sia anche il cattolicissimo Massimo Introvigne, figura eminente di Alleanza Cattolica e, da due anni, fondatore e direttore del Centro Studi Nuove Religioni (CESNUR). L'avvocato, colto da una rivista francese nell'imbarazzante situazione, affermerà di essere stato ammesso fra i membri in qualità di studioso. E' un'affermazione che potrà convincere chi è all'oscuro del funzionamento di una società esoterica. Infatti, gli ordini iniziatici prevedono dei livelli gerarchici di conoscenza sanciti da appositi riti di passaggio; è pertanto improbabile che un gruppo iniziatico possa accogliere uno studioso non iniziato fra esoteristi di alto grado. Tra l'altro, il gruppo era segreto perfino ai massoni, e anche al "gruppo di Alessandria" che fungeva da vivaio dal quale acquisire nuovi membri per il circolo più occulto. Introvigne, che si occupa di movimenti spirituali solo da due anni, vi sarebbe entrato direttamente, e gli alti iniziati, che non infrangono il segreto neppure coi "fratelli" degli alti gradi, lo avrebbero accolto in modo da farsi studiare da un profano. Per finire, rispondendo alle critiche mossegli dalla rivista tradizionalista "Sodalitium", il nostro uomo si lascerà sfuggire che del gruppo di Tebe egli è stato uno  dei fondatori.  Che però quello di Tebe sia un gruppo di studio non è falso. Le varie realtà esoteriche lì avrebbero dovuto confrontarsi per definire quali gruppi rispondessero realmente ai criteri della Tradizione. Questo ovviamante prevede una conoscenza avanzata, in senso iniziatico, da parte di tutti i membri.


Figura 77 - L'elenco dei fondatori del Gruppo Tebe. Stranamente il cognome di Introvigne è parzialmente celato
Figura 77 - L'elenco dei fondatori del Gruppo Tebe. Stranamente il cognome di Introvigne è parzialmente celato

Introvigne non è l'unico italiano; ce ne sono altri. Uno di questi è una presenza non meno anomala. Trattasi infatti di Paolo Fogagnolo, un ex brigatista rosso a cui era apparsa la Madonna, o meglio la Sefira, l'equivalente della Vergine nella tradizione esoterica. Questi si era quindi dato all'esoterismo, fondando il gruppo "Prometeo", dedicato ai misteri egizi. Il gruppo ha avuto il riconoscimento di vari ordini magici, fra cui l'Ordo Templi Orientis. Questo è l'ordine ermetico reso famoso da Alesiter Crowley che si definiva "la Bestia666" ed è considerato il fondatore del moderno occultismo e fonte di ispirazione per il satanismo. Crowley aveva simpatie naziste.

A fare compagnia al cattolico tradizionalista e all'ex brigatista che vide la Madonna ci sono personaggi interessanti. Uno dei pilastri del gruppo di Tebe è Jean-Pierre Giudicelli. Questi è un indipendentista corso, estremista di destra, ex membro dei gruppi neofascisti Ordre Nouveau (ispirato al gruppo italiano Ordine Nuovo, responsabile delle stragi in Italia) e Troisieme Voie (sciolto dal Consiglio dei Ministri). Già a capo della sezione francese dell'Ordine di Myriam, un'organizzazione dedita alla magia sessuale, è poi diventato vescovo della Chiesa della Nuova Alleanza. Fra gli altri, membri figurano Jean-Marie Vergerio, dell'Ordine dei Templari di Circe, Robert Amadou, parapsicologo e occultista, rosacruciano, Triantaphyllos Kotzamanis, massone, Vescovo della Chiesa apostolica gnostica e rosacrociana, Gérard Kloppel, massone e martinista, Jean-Pascal Ruggiu, gran ierofante  dell'ordine magico della Golden Dawn (ordine ermetico anch'esso legato ad Alesiter Crowley), Georges Magne de Cressac e Jean-Marie D'Asembourg, noti estremisti di destra.

Finora sono stati elencati i membri più presentabili. Secondo alcuni media francesi, uno dei membri era lo storico Robert Faurisson, il più famoso negazionista dell'Olocausto. Tuttavia, Massimo Introvigne nega con sdegno e fermezza questa affermazione, affermando di non averlo mai visto alle riunioni del gruppo (e aggiunge che se Faurisson fosse stato lì, se ne sarebbe andato lui). Introvigne tiene a esprimere la sua opposizione al negazionismo dell'Olocausto. L'italiano non mostra lo stesso disprezzo per un membro la cui presenza è invece certa: Christian Bouchet. Quest'ultimo, è un nazi-maoista (o, come dicono in Francia, un Mao-maurrassien). Ha militato in molteplici gruppi neofascisti e, all'inizio degli anni '80, ha aderito al Groupement de Recherche et d'Études pour la Civilisation Européenne (GRECE). Il GRECE è un gruppo identitario e sovranista di stampo anticristiano e neopagano. Esperto del mago inglese Aleister Crowley, Bouchet è stato membro dell' Ordo Templi Orientis (OTO), ma è anche membro della setta suprematista bianca World Church of the Creator, nota pure come Creativity Movement. E' anche direttore di varie riviste. Fra queste, "Lutte du Peuple", che si può classificare come 'neonazista'.

Remy Boyer ha risposto a un giornalista che gli chiedeva come abbia potuto includere un personaggio come Bouchet nel gruppo

Quando gli avventurieri, i grandi viaggiatori, partono per conquistare l'Himalaya, sanno che sopra i 4000 metri, chiunque incontrino è inevitabilmente loro amico. Non importa cosa ci fosse nella valle.

Bouchet fu relatore alla conferenza internazionale del CESNUR a Santa Barbara nel 1991 e quattro volte in Francia nel 1992. Il CESNUR e Bouchet si trovavano chiaramente al di sopra dei 4000 metri.


Figura 78 - Jean-Pierre Giudicelli, Christian Bouchet e Robert Faurisson


Sorprendentemente, 'Secrets et sociétés', una piccola rivista riservata specializzata nella vita delle sette, riferì nei minimi dettagli di un disaccordo tra Bouchet e Ruggiu (i due si erano scontrati perché Bouchet aveva pubblicato parte del rituale della Golden Dawn sulla sua rivista 'Thelema'). Rémi Boyer prese il telefono e chiamò il caporedattore di Secrets et sociétés, Arnaud d'Apremont. Non si sa di cosa parlarono i due né come la newsletter venne a conoscenza dei disaccordi interni al gruppo, ma i due diventarono amici. Dietro d'Apremont, però, c'erano Arnaud Dupont, un militante estremista di destra, come lo era il direttore della newsletter, Philippe-André Duquesne. L'obiettivo dei due uomini era quello di costruire ponti tra le reti di estrema destra e il piccolo mondo dei gruppi esoterici e delle società segrete. Il progetto nasce dall'esperienza condivisa da Duquesne e Apremont nelle fila del GRECE, lo stesso gruppo neopagano di Bouchet. L'estrema destra si è infatti appropriata della tradizione pagana per farne la base di un nuovo pensiero fascista. L'idea è quella di distruggere il concetto di uguaglianza associato alla tradizione giudaico-cristiana. Il piano dei due direttori del notiziario di infiltrarsi nel gruppo per farne un nodo della rete fascista ebbe sicuramente successo, poiché D'apremont rivelò al giornalista Serge Faubert che lui e Massimo Introvigne progettavano di creare insieme una rivista esoterica.


Come sia possibile la convivenza di anime apparentemente opposte come il tradizionalismo cattolico e il neopaganesimo lo spiega perfettamente Agostino Sanfratello, uno dei fondatori di Alleanza Cattolica (si veda la prima parte del report). Ricordiamo che è stato vicino al neofascista Franco Freda. Quest'ultimo, autoproclamatosi "nazi-maoista", fu condannato per gli attentati esplosivi del 25 aprile 1969 e per quelli sui treni dell'estate successiva, compiuti nell'ambito della cosiddetta strategia della tensione. Fu poi dichiarato colpevole di associazione sovversiva per aver fondato il Gruppo di Ar. Freda è anche editore delle Edizioni Ar. Nel manifesto del Gruppo Ar scrive:

Noi siamo per un'Aristocrazia che è radicale rifiuto del modello egualitario [...] Noi siamo per una concezione tradizionale dell'esistenza in cui le suggestioni esasperate ed anormali della società e dell'economia cedano il passo ai valori eroici dello spirito intesi come Onore, Gerarchia e Fedeltà'.

Nel 1983, per il ventennale della casa editrice, Freda pubblica "Risguardo IV", un numero speciale della sua rivista, che include numerosi contributi, fra cui quello di Sanfratello. In questo testo l'ultracattolico, fondatore di Alleanza Cattolica, nonché uno dei principali animatori della Fraternità San Pio X, se la prende con i camerati che mal sopportano la corrente neopagana della Nuova Destra invocando "la pluralità delle Tradizioni" e la "convergenza nella battaglia comune". 


Marco Pasi, commenta sulla rivista di destra "Orion" l'intervento di Introvigne ad una conferenza su "Radici e l'evoluzione del paganesimo contemporaneo" tenutasi a Lione con queste parole: 


Introvigne, durante il suo primo intervento ha detto dunque esplicitamente che, accettare l'invito a un convegno sul neopaganesimo dove fosse previsto un confronto con dei 'neopagani' era 'non solo un piacere, ma anche un dovere' nel momento in cui il rapporto della commissione d'inchiesta [del parlamento francese] descriveva il neopaganesimo come socialmente pericoloso perché diffuso in ambienti di estrema destra razzista e antisemita."

(in "Esoterismo e nuova religiosità", in Orion, Milano, marzo-aprile 1996, p. 51 ss.)


Figure 79 e 80 - Agostino Sanfratello e Franco Freda


Tradizione, perennialismo ed estrema destra


Abbiamo detto che nel gruppo di Tebe si sarebbero dovute confrontare diverse realtà esoteriche per definire quali gruppi soddisfino realmente i criteri della Tradizione. È quindi necessario spiegare brevemente il rapporto tra tradizionalismo, esoterismo e pensiero politico di destra, cioè gli elementi costitutivi del gruppo appena analizzato.

Il tradizionalismo presuppone l'esistenza di una saggezza o filosofia perenne, di verità originali e universali che sono la fonte e sono condivise da tutte le principali religioni del mondo. Secondo i rappresentanti del tradizionalismo, tutte le principali religioni mondiali si basano su verità metafisiche comuni, originarie e universali. La prospettiva dei loro autori è spesso definita " philosophia perennis" (filosofia perenne). Esisterebbe allora una saggezza perenne (sophia perennis) e una religione perenne (religio perennis).

Secondo i tradizionalisti, questa verità è andata perduta nel mondo moderno a causa dell'ascesa di nuove filosofie secolari risalenti al Rinascimento italiano e che hanno portato all'Illuminismo, e la modernità stessa è vista come una aberrazione. La disgregazione delle gerarchie naturali, l'egualitarismo e il disprezzo per il sacro sono parte di questa anormalità. Ciò costituisce un pensiero reazionario e dà origine a un primo legame tra la destra politica e il tradizionalismo. Oltre alla cultura di destra, il perennialismo dei tradizionalisti è strettamente legato all'esoterismo. L'esoterismo, infatti, fa riferimento alla presunta capacità di accedere al nucleo intimo e unitario di una verità che trascende le apparenze esteriori. Ogni religione avrebbe una componente esoterica da cui emerge.

Per relazione transitiva, la cultura di destra è legata all'esoterismo.

L'accesso alla verità consentito dalla ricerca esoterica implica un'iniziazione e una scoperta graduale. Nella stessa dottrina possono coesistere caratteri essoterici (esterni) ed esoterici (interni): anziché escludersi a vicenda, possono completarsi a vicenda. La stessa dottrina può avere una componente esoterica e una essoterica; oppure lo stesso insegnamento può ricevere un'interpretazione essoterica, aperta a tutti, e una più profonda esoterica, riservata solo agli iniziati. L'esempio più famoso di ordine esoterico in Occidente è la Massoneria .


L'esponente più noto del tradizionalismo fu il francese René Guénon, ma ai fini del nostro discorso è più importante l'italiano Julius Evola. Egli subì l'influenza di Guénon, ma si discostò da lui su molti punti. Fu infatti lui ad esercitare la maggiore influenza sui movimenti di estrema destra in Francia e in Italia, soprattutto durante gli " anni di piombo ". I terroristi di Ordine Nuovo erano dediti a riti di tipo pagano, con sacrifici di animali. Una frangia scivola nella magia e nell'occultismo (Si può leggere Stefania Limiti, Potere Occulto. Dal fascismo agli stratagemmi mafiosi, lunga storia criminale italiana, Milano, 2022 ).


Dopo Evola, il tradizionalismo fornì il cemento ideologico per l'alleanza delle forze antidemocratiche, anche nella Russia post-sovietica. Quindi, Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump, e Aleksandr Dugin, consigliere informale di Vladimir Putin, possono essere inclusi nello stesso club, quello degli ammiratori di Evola, e per tale motivo hanno interagito sulla base di interessi comuni.



Il CESNUR in azione


Il gruppo di Tebe è alquanto composito, non c'è che dire. Pur nella loro apparente diversità (c'è il cattolico, il neo-pagano, il sovranista, il terrorista, il rosso-bruno, ecc.) i membri del gruppo di Tebe sono comunque accumunati dall'essere esponenti della reazione e del tradizionalismo. In pratica, un gruppo di esoteristi di estrema destra.

In verità, la composizione del gruppo di Tebe sembra ricalcare quella della branca francese del CESNUR. Nel consiglio direttivo del centro studi di Introvigne, infatti, sono passati Antoine Faivre, massone di destra, occultista, martinista e redattore in capo della rivista esoterica "Cahiers Villard de Honnecourt", Olivier–Louis Séguy, massone ed estremista di destra legato al Front National, Roland Edighoffer, massone e rosacrociano e Jean-Francois Mayer, militante dell'estrema destra di Lione, ex responsabile della diffusione del giornale negazionista Défense de l'Occident, membro del movimento neofascista Nouvel Ordre Social, collaboratore della rivista esoterica Politica Hermetica, e di Panorama des idees actuelles , una rivista del gruppo neopagano GRECE, nonchè agente dei servizi segreti militari. Membro del consiglio direttivo del CESNUR era anche lo storico con interessi occultistici Régis Ladous. Questi fu al centro di uno scandalo che coinvolse l'Università di Lione quando, nel 1990, lo studente Jean Plantin ricevette un ottimo voto da Ladous per una tesi negazionsita dell'Olocausto


Nel 1992, Lione ospitò il convegno "Magical Challenges", co-organizzato dall'Università Lione II e dal CESNUR. Regis Ladous è intervenuto non come esponente del CESNUR, ma come professore all'Università Lione III. Tra gli altri relatori c'erano l'immancabile Massimo Introvigne, Bruno Geras, rettore dell'Università di Lione III, e altre figure emblematiche del CESNUR. Tra questi, Christian Bouchet, il neonazista membro anche del Gruppo di Tebe. 


Nel 2001, Serge Garde ha scritto su "L'Humanitè": 


Il CESNUR di Massimo Introvigne funziona come un ponte tra le sette e l'estrema destra, a partire dalle sue basi universitarie. A Lione, ma anche a Parigi. Il presidente del CESNUR-France, Antoine Faivre, è professore all'École pratique des hautes études en sciences religieux, alla Sorbona. Tutto questo piccolo mondo si conosce, coopera, si pubblica e si aiuta a vicenda. Così l'attivista Christian Bouchet è diventato dottore in etnologia, nel 1994, dopo aver sostenuto una tesi con relatore Robert Amadou, professore a Parigi 7, cronista di '"Original", una collana esoterica nella quale imperversano Massimo Introvigne e... Christian Bouchet. Régis Ladous è edito, tra gli altri, da Jean-François Mayer.

"L'originel" è la rivista di Charles Antoni, che sostiene di essere specializzato in" scienze tradizionali", ma in realtà è un occultista. È intorno a questa rivista che, in pratica, il gruppo fu riformato. Insomma, CESNUR , culti esoterici e Gruppo di Tebe si intersecano. Le strutture hanno diverse funzioni, ma i personaggi sono spesso gli stessi. 


Per comprendere meglio il ruolo del CESNUR, iniziamo dalla dichiarazione resa dal Criminologo Jean-Marie Abgrall alla commissione d'inchiesta parlamentare belga sulle sette (1997): 


Qualche anno fa le sette si sono unite in seno alla FIREPHIM, la Federazione internazionale delle religioni e filosofie minoritarie, una sorta di contratto di mutua assistenza tra le sette per quando una di esse viene incriminata o minacciata. Come la FIREPHIM (NDR: associazione creata nel 1992 su iniziativa di Scientology, la Chiesa dell'Unificazione e il Movimento Raeliano, per "difendere i nuovi movimenti religiosi") è stata rapidamente scovata, le sette hanno creato una struttura parallela, il CESNUR, Centro studi sulle nuove religioni, il cui direttore è Massimo Introvigne, professore presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, appartenente al Vaticano. Questo Ateneo è stato fondato dai Legionari di Cristo, movimento molto vicino all'estrema destra europea, in realtà un'estrema destra cattolica integralista. È in questo momento che tutte le sette europee stanno cercando di ottenere una sorta di garanzia morale, pubblica e politica. Lo stesso Introvigne è, inoltre, responsabile di una struttura denominata Alleanza Cattolica, l'equivalente romano di TFP Tradizione-Famiglia-Proprietà, che è una setta di estrema destra.

La dichiarazione di Abgrall è imprecisa nella definizione temporale, in quanto il CESNUR è stato fondato nel 1988 e FIREPHIM nel 1992, quindi non può considerarsi l’organizzazione italiana una risposta alla fine di quella francese, ma la descrizione delle loro funzioni è valida.



La presenza di caratteristiche dominanti in diverse organizzazioni pone il problema dell'esistenza di una struttura "intersettoriale" che sarebbe incaricata di assicurare la difesa e il coordinamento dei diversi movimenti. Diversi esempi di collaborazione tra sette sono stati portati a conoscenza della Commissione. Diversi organi svolgono apertamente un ruolo di concertazione tra le sette. Da diversi anni il Centro di studi sulle nuove religioni (CESNUR) - diretto dal sig. Massimo Introvigne - costituisce una tribuna utilizzata per la difesa del settarismo... il CESNUR, ha in particolare avviato una campagna di denigrazione dei lavori realizzati dalla precedente commissione d'inchiesta [parlamentare].

Cattolici tradizionalisti che difendono le sette... non più strano dei cattolici che si alleano coi neopagani...


Secondo Stephen Kent dell'università dell'Alberta, il CESNUR è "il gruppo di lobbying di più alto profilo per le religioni controverse" e il suo direttore sarebbe "[un] accanito critico di qualsiasi tentativo razionale di identificare o limitare i cosiddetti 'culti' [il quale] si è espresso contro ciò che considera intolleranza verso le 'religioni minoritarie, specialmente in Belgio, Francia e Germania." 


 

Il CESNUR sulla scena del crimine


Nell'ottobre 1994, 48 seguaci dell'Ordine del Tempio Solare furono trovati morti nei villaggi di Cheiry e Salvan, in Svizzera. Quando i cadaveri furono scoperti, un autoproclamatosi "consigliere per gli affari religiosi dell'Ufficio centrale della difesa" si presentò sulla scena del crimine e collaborò con gli investigatori interrogando da solo i testimoni, ignorando tutte le regole procedurali.

Si trattava di Jean-François Mayer, ex attivista di estrema destra di Lione e collaboratore della rivista 'Panorama des idees actuelles', una pubblicazione del GRECE, il think tank neopagano di destra che abbiamo già incontrato. Nel 1976, tuttavia, si convertì al cristianesimo ortodosso. La cosa più interessante, però, è che questa persona era un membro di spicco del CESNUR, il Centro Studi sui "Nuovi Movimenti Religiosi", nato da una costola di Alleanza Cattolica. In In un documentario della BBC sul caso del suicidio al Tempio Solare, Mayer è ritratto come un rappresentante dell'intelligence militare svizzera.

Figura 81 - Jean-Francois Mayer nel documentario della BBC "The Order of The Solar Temple"
Figura 81 - Jean-Francois Mayer nel documentario della BBC "The Order of The Solar Temple"

Dopo la scoperta dei corpi di altri 16 seguaci del Tempio Solare nel dicembre 1995 nel Vercors, in Francia, Jean-François Mayer fu una delle 300 persone privilegiate a ricevere un dossier di culto contenente gli scritti postumi delle vittime sacrificali.

Nel suo libro "Ordre du Temple Solaire, en quête de vérité", Rosemarie Jaton riporta il contenuto di un'intervista con J.F. Mayer, in cui quest'ultimo ammette di essere stato in contatto con Luc Jouret , uno dei due dirigenti dell'Ordine del Tempio Solare. Luc Jouret era un ex ufficiale dell'esercito belga di estrema destra, associato a Gladio, una branca dell'organizzazione segreta anticomunista della NATO nota come Stay Behind .


I presunti "suicidi di massa" del Tempio Solare restano ancora avvolti nel mistero. Certamente, i fatti raccontati lasciano intendere un legame tra intelligence, estrema destra e sette (per i rapporti fra intelligence e ordini cavallereschi si veda: Fascists, spies and gurus. 8. Cults, far right and neo-templarism ).


Duplice verità e nobile menzogna


E' assodato che Alleanza Cattolica ha fin dai primordi seguito il magistero di Tradizione Famiglia e Proprietà (si veda la prima parte del report). Secondo lo storico Orlando Fedeli, che ne è stato membro per trent'anni, Tradizione, Famiglia e Proprietà sarebbe un culto millenarista e gnostico. Infatti, avrebbe una dottrina esterna e un insegnamento segreto riservato ai più alti livelli di conoscenza.

Gli insegnamenti "esoterici" di De Oliveira, che si possono leggere anche nella rivista "Dr Plinio" diretta da monsignor João Scognamiglio Clá Dias, si concentravano sulla "superiorità metafisica" della nobiltà, soprattutto quella terriera sudamericana. Si può notare come questo ricalchi fedelmente tanto la gerarchia platonica degli esseri umani quanto l'idea gnostica della salvezza riservata ai soli "spirituali" (e di condanna, in parte, per gli "psichici" e, interamente, per gli "ilici"). L'antiegalitarismo della TFP genera negli attivisti un disprezzo di classe, il gusto per il lusso e l'ozio.


Nel rapporto Joyeux sulla scuola TFP di Saint Benoit, leggiamo che la durezza di cuore e l'odio palese per la gente comune caratterizzano il comportamento quotidiano della maggioranza degli attivisti TFP. Tutto ciò che è lusso, sfarzo e ozio è visto come controrivoluzionario e scatena un senso di orgoglio che deriva dal sentirsi appartenenti a un'élite destinata. Infatti, poiché la mentalità rivoluzionaria è caratterizzata da una virulenta esaltazione del pauperismo, la TFP agisce affermando sistematicamente il contrario.

Diceva un giorno un militante TFP ad un giovane francese in visita in Brasile: «E buona cosa alzarsi tardi alla mattina, in quanto ciò è in contrasto con lo spirito rivoluzionario che spinge all'attivismo». La mancanza di un orario da rispettare e di un lavoro permette alla maggior parte dei militanti TFP di condurre una dolce vita (pag. 46 del rapporto).


Per capire l'elitarismo di De Oliveira, basta sapere che non ha mai sostenuto l'"integrismo", la versione brasiliana del fascismo, perché lo considerava troppo "interclassista" e "socialista" e poco aperto alle esigenze della superiorità metafisica dell'aristocrazia terriera.


Il risultato di questo pensiero è autoritario-conservatore in politica, liberista in economia e gnostico-millenarista nel regno spirituale.


La sua espressione italiana, Alleanza Cattolica,  fu inizialmente promossa dalla rivista veronese "Carattere". Il cattolicesimo di ‘Carattere’ aveva i suoi punti di riferimento in Papini, in Attilio Mordini, in Domenico Giuliotti e in Silvano Panunzio; era un cattolicesimo che perseguiva la "via cavalleresca di un cristianesimo aristocratico e ghibellino". Era, insomma ben pronta ad accogliere la visione del Dr. Plinio. Non solo, perseguiva un "tradizionalismo" che potremmo definire "esoterismo cristiano" (si veda qui), pertanto non in antitesi neppure alla frequentazione di chi la Tradizione la cerca nell'esoterismo, cioè nel mito delle altitudini dello spirito che precedettero la caduta, cioè l’era decadente, il "Kali Yuga" descritto da Julius Evola, che infatti è fra le persone grate ad Alleanza Cattolica. Che Evola fosse pagano ed anticristiano non sembrava turbare il fondatore di Alleanza Cattolica, visto che questi lo esaltava quale uno de "i profeti della crisi del mondo moderno"; subito dopo, tra l'altro, aggiungeva "solo uno, a nostro avviso, ha detto quanto andava detto ed era possibile dire: René Guénon". Evola e Guenon erano entrambi esoteristi ed espressione di un Tradizionalismo che è "rivolta contro il mondo moderno" e differenzialismo antiegualitario. La convergenza nella battaglia comune di cui si diceva.


Si è visto che negli anni ottanta Tradizione, Famiglia e Proprietà ha abbracciato il neoconservatorismo americanoù. Proprio su suggerimento di Plinio Corrêa de Oliveira, Paul Weyrich concepì l' International Policy Forum (IPF), un’alleanza di associazioni conservatrici che mise le basi per la costituzione di una Nuova Destra transnazionale. Paul Weyrich fondò anche l’ Heritage Foundation, la Free Congress Foundation, di cui fu presidente, e l' American Legislative Exchange Council (ALEC). Sappiamo che queste organizzazioni, insieme a decine di altre organizzazioni "libertarie" che considerano la libertà religiosa e quella economica quale un unicum inscindibile - paradigmatico l' Acton Institute che si definisce "for the Study of Religion and Liberty"- formano un importante braccio operativo del soft power statunitense (si veda la settima puntata). La tattica è quella dell' "entrismo", cioè colonizzare i media, l'accademia, i partiti per orientare la massa in senso controrivoluzionario. Alleanza Cattolica partecipa a questa strategia. 

Scrive Emanuele Del Medico:

Gli obiettivi che questo «apostolato controrivoluzionario» si prefigge riguardano soprattutto la lotta contro il laicismo, la riscrittura della memoria storica, il controllo della produzione ideologica della destra italiana attraverso la creazione di una ristretta élite intellettuale che dia successivamente vita alla futura classe dirigente. L’«instaurazione della regalità di Cristo anche sulle società umane» si esprimerebbe nel ripristino delle gerarchie tradizionali, nel contesto di una società d’ordine, dove la religione ritornerebbe ad assumere un ruolo preponderante di controllo sociale e legittimazione del potere politico ed economico. L’accesso di esponenti di AC alle alte sfere della coalizione berlusconiana non sembra una novità: ne fanno parte i politici Riccardo Pedrizzi, Alfredo Mantovano e Michele Vietti. Il progetto sotteso non consiste tanto nel tener alta la bandiera del tradizionalismo cattolico, bensì nella fondazione di una destra neoliberista iperconservatrice sul modello di quella statunitense. 

  (neretto mio)


Come scrive un critico "da destra" degli epigoni di TFP, Luigi Copertino, "il pensiero e soprattutto le risorse finanziarie del neoconservatorismo americano, giungendo fino in Europa, sono riusciti laddove hanno fallito fior fiore di trattati teologici e filosofici: ossia nell’impresa di convertire all'americanismo, con estrema e sospetta rapidità, ampi settori del tradizionalismo cattolico, fino a ieri refrattari a tutto ciò che sapeva di moderno e di liberale e quindi di americano" sottovalutando che il neoconservatore cattolico che sposa le ragioni dell’unità culturale euro-americana "accetta di muoversi idealmente in un contesto di tipo non cattolico ma protestante". In verità, questa accettazione a muoversi in un contesto protestante, TFP l’aveva già palesata negli anni settanta, quando una delle figure apicali dell’organizzazione, José Lùcio de Araùjo Correa, propose ad un feroce anti-cattolico, il pastore Carl McIntire, di lavorare insieme per “combattere il cristianesimo progressista, la modernizzazione secolare e il comunismo” (lo racconta Cowan, 2001, pag. 154). La profonda avversione per le derive progressiste permise a McIntire di superare la sua profonda avversione per il cattolicesimo, e a TFP di superare l’anticattolicesimo di McIntire.  Superare differenze teologiche ed ideologiche in vista di un comune obiettivo è quindi la cifra distintiva della rete contro-rivoluzionaria e sarà infatti anche quella del lavoro di Introvigne e del CESNUR, organizzazione nata da una costola di un gruppo ultra-cattolico, pronto a proteggere i culti non cattolici dalle critiche di chi porta i valori della modernità. 


La stessa conversione dall'antiamericanismo all'atlantismo che abbiamo visto per TFP era avvenuta nel neofascismo europeo tramite l'OAS e l'Aginter Presse ( si veda il wuarto capitolo della primanpaete di questo report). 


È quindi interessante dare uno sguardo alle radici dell'idea che Alleanza Cattolica e il board di CESNUR hanno abbracciato con tanta passione, ovvero il movimento neoconservatore americano. Leo Strauss è considerato, a torto o a ragione, il suo ispiratore. Strauss era convinto che tutti i grandi scrittori scrivessero in una forma travisata per la gente comune, una forma "exoterica", e che fosse necessario trovare tra le righe gli indizi della verità "esoterica". Questa verità, era riservata a coloro che potevano sopportarla, come i discepoli scelti dal Maestro, che egli ribattezzò "opliti". Questa verità consisteva nella consapevolezza nichilistica che l'unica verità è il nulla e che tutti i principi morali sono vuoti e privi di significato. Il messaggio "essoterico", esterno, invece, consisteva proprio in questi "valori morali naturali". L'autentico filosofo deve disprezzare le credenze del popolo, ma in pubblico deve fingere di credere nei miti e nelle illusioni architettate ad uso delle masse, deve nascondere questo disprezzo, e di fatto farsi portavoce dei valori morali adatti alle masse: religione, democrazia, giustizia. 


Ancora una volta, lezioni riservate agli eletti, elitarismo, controrivoluzione. 


Strauss, che adotta una prospettiva antiegalitaria e aristocratica simile a quella di de Oliveira, entra in polemica con la modernità e i concetti democratici rivisitando esplicitamente la "nobile menzogna" platonica e affermando la necessità di usare la religione come strumento retorico per manipolare e controllare le masse. È la dottrina della "doppia verità", la cui prima legittimazione viene da un pensatore molto caro a certo elitarismo, Platone. Nella sua "città ideale", l'aristocrazia dello spirito e del pensiero è legittimata a servirsi dell'inganno per scopi morali, educativi e politici:


[...] Dio, quando vi ha formato, ha mescolato l'oro nella generazione di coloro che tra voi sono in grado di esercitare il potere, in modo che siano i più preziosi; in quella delle guardie, l'argento; il ferro e il bronzo in quella dei contadini e degli artigiani.[...] la città perirà quando sarà protetta da un difensore di ferro o di bronzo".

I membri della TFP, come si è visto, si sentono fatti d'oro, probabilmente anche i loro epigoni. TFP, le sue conserelle italiane e i loro derivati centri studi sembrano, sulla scia della sovrapponibilità del pensiero elitario di Correa de Oliveira e Strauss, aver sposato la doppiezza consigliata da ogni platonico costruttore di "governi dei custodi". 

Così, nell'evidenziare la doppiezza del CESNUR, il suo essere un front office di un'organizzazione cattolica tradizionalista e, allo stesso tempo, un centro che produce studi a favore dei culti più lontani dal cattolicesimo, non stiamo parlando di paradossi logici o scissioni di personalità, neppure della banale menzogna dei mercenari assoldati dai culti, ma di duplice verità e di nobile menzogna. 


Non sorprende che si trovi moralmente praticabile il ricorso "ad usum populi" alla bugia di professare i valori della società democratica e liberale che interiormente si disprezzano. Che questi valori la leadeship del CESNUR li disprezzi è chiaro dalla più volte citata genealogia del centro studi. Che quella di atteggiarsi a difensori della libertà religiosa sia un'impostura "legittima" lo si capisce considerando il platonismo insito in questa genealogia.


Quando nel 2001 in Francia fu approvata una legge contro la manipolazione mentale, Introvigne scrisse un "manifesto" con i consigli su come combatterla. Il punto 1 si intitolava "Cercare di capire la legge nel contesto francese" e chiarisce perfettamente che la difesa della libertà religiosa che il CESNUR propone è ancora perfettamente inquadrata nel progetto controrivoluzionario. Infatti, l'autore scriveva che un buon punto di partenza per comprendere la legge francese è la consapevolezza che "i francesi sono realmente persuasi che l'estirpazione del credo religioso sia auspicabile e possibile". È a questa teorica cospirazione che il CESNUR reagisce. Si. Il nemico è ancora Robespierre. 


Il punto 2 è intitolato "Sostenere il contenzioso interno ed europeo". In altri termini, intervenire nei media, nei tribunali e perfino presso organismi sovranazionali come OSCE e ONU, per salvaguardare i diritti dei "nuovi movimenti religiosi" dalla persecuzione di un fantomatico "movimento anti-sette". In pratica, un'azione di lobbyng istituzionale e di influenza culturale. 

Ciò è esattamente quanto fa la rete internazionale di associazioni a difesa della "libertà religiosa", fatta di ONG legate a Scientology e altri culti, ma anche di fondazioni neoconservatrici americane che ricordano molto la Birch Society che faceva da connettore per l'Aginter Presse; fra queste, quelle del citato Atlas Network o il Rutheford Institute col quale CESNUR ha una storica frequentazione . Gli "apologeti delle sette" costituiscono una rete di gruppi di pressione attivi nei consessi internazionali come OSCE e Consiglio d'Europa. Fra queste organizzazioni ci sono la Human Rights Without Frontiers - HRWF, la European Federation for Freedom of Belief - FOB (che abbiamo incontrato nel prologo di questo dossier) e Coordination des associations et des particuliers pour la liberté de conscience - CAP LC. I reciproci contatti fra queste entità, il CESNUR, Scientology, le fondazioni "libertarie" americane e settori della politica neocon sono talmente stretti che difficilmente fra un un nodo della rete ed un altro si superano i due nodi intermedi. Spesso esistono delle complete sovrapposizioni. 

Il CESNUR in questa rete pare svolgere lo stesso ruolo che l'Aginter Presse svolgeva nel lavoro eversivo, cioè quello di cabina di regia. 


Al punto 4 del manifesto ("Non date da mangiare ai lupi") Introvigne scrive:


[...] anche i movimenti meno gradevoli, accusati di pseudo-crimini come "lavaggio del cervello" o "setta", dovrebbero essere difesi con forza. Non importa quanto non ci piacciano, [...]

La benevolenza nei confronti di culti anche abusivi appare quindi alquanto ipocrita e il richiamo alla tolleranza e all' ecumenismo sembrano azioni che acquistano connotazione moralmente positiva solo seguendo la logica giustificatoria del "duplice effetto" che fu di Ousset e dei combattenti dell'OAS. Insomma, se serve per combattere la sovversione e la laicità (e imporre l'egemonia mondiale dell'America conservatrice) tutto va bene. Ci pensa San Tommaso. Con l'aiuto dello zio Sam.


Figura 82 - Paul Weyrich, Plinio Correa de Oliveira, Leo Strauss



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